Torino, studenti protestano davanti sede Confindustria: “assassini”

“Non si può morire di scuola”: è il testo scritto su uno degli striscioni che a Milano aprono il corteo degli studenti in ricordo di Giuseppe e Lorenzo, morti durante l’alternanza scuola-lavoro.

Oltre 40 le città coinvolte in tutta Italia nelle proteste e 200mila i manifestanti. Tensioni con la polizia a Bologna e Torino. Sotto la Mole 7 agenti feriti nei tafferugli scaturiti dal tentato assalto alla sede di Confindustria.

Cortei e sit-in di studenti in oltre 40 città

Dopo la tragica morte di Giuseppe Lenoci, il 16enne vittima di un incidente stradale durante uno stage vicino Ancona, non solo a Milano, ma in oltre 40 città in tutta Italia, 200mila studenti delle superiori sono tornati in piazza per manifestare contro “lo sfruttamento in alternanza scuola-lavoro” e la “repressione” delle forze dell’ordine.

studenti protestano a Napoli
studenti protestano a Napoli

Si tratta della terza giornata di mobilitazione nazionale in poche settimane, dopo quella del 28 gennaio indetta per la morte di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni schiacciato da una trave d’acciaio durante l’alternanza scuola-lavoro in un’azienda in provincia di Udine, e del 4 febbraio contro le nuove modalità del prossimo esame di Maturità.

Gli studenti chiedono le dimissioni del ministro dell’Istruzione Bianchi e del ministro dell’Interno Lamorgese, quest’ultima ritenuta responsabile degli scontri a Torino nel corteo di fine gennaio.  tgcom24.mediaset.it

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