D’Alema: “Palestina abbandonata dall’Occidente”

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“Il tema del Medio Oriente, che ha al centro il conflitto israelo-palestinese, è un test decisivo per la coerenza dell’Occidente sul declamato tema del rispetto dei diritti. Quello che sta avvenendo non è lo scontro tra due estremismi. Certo l’aggressione di Hamas contro Israele è intollerabile ma noi dobbiamo cercare di capire andando piĂą in profonditĂ : perchĂ© Hamas e l’islamismo sono diventati così forti e aggressivi? PerchĂ© per milioni e milioni di arabi, Erdogan è un riferimento irrinunciabile?”. Lo ha domandato Massimo D’Alema, intervenendo all’assemblea nazionale di Articolo 1.

Palestinesi traditi

“Hamas ha preso forza – ha continuato l’ex ministro degli Esteri – perchĂ© i palestinesi sono stati traditi e abbandonati dall’Occidente. La leadership palestinese, che si è spesa con una generositĂ  quasi suicida in una politica di negoziati, di concessioni e collaborazione, non solo non ha ottenuto nulla ma è stata totalmente delegittimata. Oramai il discorso sui due Stati lo possiamo fare qui da noi in Europa, perchĂ© fa parte del politically correct ma per loro non ha piĂą alcun significato. E’ una pura finzione”.

“Tra la costa e il Giordano – ha puntualizzato l’ex premier – vivono ebrei e arabi, in un numero circa eguale ma c’è una differenza: gli ebrei vivono in grandi cittĂ  moderne; gli arabi vivono in aree militarizzate circondate da filo spinato, torrette, mitragliatrici… Gli ebrei godono dei pieni diritti; gli arabi si dividono in due categorie: gli arabi-israeliani, che sono cittadini di serie B, ospiti sostanzialmente dello Stato ebraico e poi ci sono i Palestinesi, che vivono sotto occupazione militare da anni”.

“Si parla di Stato Palestinese – ha proseguito D’Alema – ma da parte di Israele procede la colonizzazione dei territori dove questo Stato dovrebbe essere costruito. L’annessione di Gerusalemme da parte del governo israeliano è stato un passo di un’enorme portata simbolica, accettata dagli Usa e dall’Europa e quindi di fatto ratificata. L’ultima crisi scoppia quando si realizza l’ennesima tappa della progressiva espulsione del popolo palestinese da Gerusalemme est ma Gerusalemme est, secondo le risoluzioni dell’Onu, è una cittĂ  occupata e dalla quale Israele dovrebbe ritirarsi.

“Ma si sa bene che le Nazioni Unite valgono per alcuni e non per altri; le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sono obbligatorie per certi, carta straccia per altri. Testi facoltativi. Mi sono permesso di descrivere la realtĂ  come la vedono centinaia di milioni di persone che, a mio avviso, hanno anche ragione.

“palestinesi vivono sotto l’occupazione di Israele”

“O l’Occidente è in grado di restituire veritĂ  al tema dei due Stati – smontando gli insediamenti, revocare l’annessione di Gerusalemme – oppure parliamo d’altro, ovvero come si garantiscono i diritti dei palestinesi che vivono sotto l’occupazione di Israele e che, giustamente, descrivono la loro condizione come quella dell’apartheid.

“Con la differenza – ha detto ancora l’ex ministro degli Esteri – che Israele è l’unica potenza che non si fa carico degli occupati perchĂ© siamo noi europei a farcene carico. I contribuenti europei, ogni anno, danno un certi numero di milioni di euro per aiutare i palestinesi a mantenere in parte le loro istituzioni, per evitare che la situazione precipiti del tutto.

“Ecco il contesto in cui cresce Hamas, con la sua follia, la sua violenza ma il contesto è questo ed è tutto all’interno delle responsabilitĂ  del mondo occidentale. Questa è una veritĂ  che non si può piĂą dire ma basterebbe leggere il rapporto di Human rights watch e di Amnesty international sulla Palestina. Se fossero stati scritti su Hong Kong avrebbero conquistato le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Invece non è così e sono stati ignorati o meglio censurati”ha concluso D’Alema. ADNKRONOS