Migranti, “dicono che il motore si è rotto per attivare i soccorsi”

migranti motore rotto
In fuga dai lager libici con taglio all’ultima moda e capelli tinti

di Sveva Ferri – Sono stati oltre 2000 i migranti sbarcati solo nelle ultime 24 ore a Lampedusa. Un bilancio che parla di emergenza e che, nelle prime giornate di bel tempo, fa prefigurare un’estate nera. Già stamattina Alarm phone ha segnalato la presenza di altre 5 barche, per un totale di 419 migranti a bordo, in pericolo in zona Sar maltese. Il rischio che finiscano anche loro in Italia è concreto.

Intanto a Lampedusa l’hotspot è arrivato al collasso, al termine di una giornata, quella di ieri, in cui gli sbarchi sono andati avanti senza sosta. L’ultimo c’è stato intorno all’1 di notte, quando gli uomini della Capitaneria di porto hanno intercettato a circa 8 miglia a sud dell’isola un altro barcone con 95 persone a bordo, tra cui 3 donne e 5 minori, tutti di nazionalità subsahariana. Dopo aver trasbordato i migranti l’imbarcazione è stata lasciata alla deriva.

Appena due ora prima, intorno alle 23, la Guardia di Finanza aveva intercettato un peschereccio con a bordo 352 migranti a 5 miglia a sud dell’isola. In quel caso, dopo il trasbordo sulle motovedette della Capitaneria di porto, i finanzieri hanno scortato l’imbarcazione fino al molo Favaloro e sequestrata. Il bilancio è arrivato così a 2.041 sbarchi in una sola giornata.

Lo sfogo dei soccorritori: «I migranti mandano in panne i motori»

Per oggi è previsto il trasferimento di circa 200 migranti a Porto Empedocle (Agrigento) sul traghetto di linea, da qui poi saranno spostati in centri in provincia di Ragusa. Altri 300 migranti, invece, dovrebbero essere imbarcati sulla nave quarantena Splendid arrivata stamani a Lampedusa.

«Non dormiamo da ore, le regole di ingaggio le conoscete anche voi. Vanno recuperati, portati a terra, poi all’hotspot di Contrada Imbriacola da dove, se va bene, entro un paio di giorni saranno caricati sulle navi quarantena. Siamo stanchi, sì, perché a lungo andare il rischiare la vita ti mette a disagio. Abbiamo famiglie che ci aspettano, a casa», è stato lo sfogo affidato al Giornale da uno dei militari impegnati nelle operazioni di soccorso.

«Loro mandano in panne il motore per dar luogo all’evento Sar. Dicono che si è rotto e noi siamo costretti a soccorrerli. Funziona così da sempre. Le istituzioni? Sanno bene come va la cosa, il Viminale è informato, ma i vertici se ne infischiano», ha aggiunto un finanziere  […]

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