Mare Ionio, viaggio a Malta nell’inchiesta. “Per noleggiare nave dai mafiosi”. La vicenda della Mare Ionio coinvolta in un’inchiesta della Procura di Ragusa si arricchisce di nuovi colpi di scena. I dialoghi del socio di maggioranza della Idra Social Shipping Srl, – si legge sul Fatto Quotidiano – societĂ armatrice della Mare Ionio, che in mare operava per conto della Mediterranea Saving Humans, sono finiti agli atti dellâindagine. Un viaggio a Malta âper noleggiare un pattugliatore militare belga da una banda di contrabbandieri maltesi mafiosiâ.
La confidenza che Giuseppe Caccia fa a un amico, sembra ai limiti della realtĂ . Caccia, insieme ad altre sette persone, è accusato di favoreggiamento dellâimmigrazione clandestina e violazione alle norme del codice di navigazione. Ă ritenuto dai pm tra i promotori dellâaccordo economico con i danesi di Maersk Etienne, che secondo gli inquirenti hanno trasferito i 27 migranti salvati in mare il 5 agosto 2020 alla Mare Ionio, in cambio di un bonifico da 127 mila euro alla Idra.
Quando il rappresentante di Mediterranea per la raccolta fondi negli Stati Uniti, – prosegue il Fatto – chiede di visionare i conti di Idra. âMi hanno detto che non hai capito il mio discorso e che Idra ha dichiarato la sua possibilitĂ a fornire una nave a Mediterranea e su come faccia sono fatti di Idra, come Idra si riesce a procurare i soldi per questa cazzo di nave, sono cazzi di Idraâ, replica Caccia.
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Il rappresentante spiega che la trasparenza sarebbe un beneficio, portando lâesempio di Emergency che pubblica online i suoi bilanci, e in questo modo si possono smontare i dubbi maliziosi di chi pensa che possano fare âi soldi con Idra alle spalle di Mediterraneaâ. Ma Caccia fa altre valutazioni. âSono lavori di shipping per compagnie commerciali. Non posso dirli i nomi perchĂŠ non gradisce, i rapporti commerciali di Idra, il nostro partner commercialeâ. www.affaritaliani.it

