“Basta crimini di Stato”, a Cosenza presidio da 22 giorni

Riceviamo e pubblichiamo

Cosenza – – Da anni viviamo in una situazione difficile. Tutti i valori si sono azzerati. La politica è nelle mani di incompetenti seriali. Quelli che dovrebbero rappresentarci e difenderci sono diventati i nostri nemici peggiori.
Non funziona la scuola, non funziona la sanità, non esiste la giustizia. Una legalità ammazza il diritto e la libertà a lavorare. Non chiediamo legalità ma giustizia. Vogliamo vivere e lavorare in serenità per potere assicurare cibo ma anche un futuro sereno ai nostri figli.

Ci hanno privato di tutto: del lavoro, della serenità, delle nostre tradizioni cristiane. Ci hanno rubato i nostri sacrifici e non esiste comprensione, pazienza, solidarietà.

Chi si ammala e finisce in ospedale, a volte, rischia addirittura di morire. La sanità è finita, grazie alla complicità di una politica collusa, nelle mani di privati senza scrupoli.

Le leggi fiscali contribuiscono a distruggere tutte le attività di piccoli e medi imprenditori. Gli studi di settore hanno distrutto le aziende a conduzione familiare.

Abbiamo i rappresentanti del popolo che, appena eletti, smettono di difendere i propri elettori e fanno gli interessi di un potere occulto senza scrupoli. Comandano le banche, comanda la grande finanza che ci sta sistematicamente ammazzando.

I decreti di questo ennesimo governo, ELETTO DA NESSUNO, sono vere istigazioni al suicidio. Le persone, proprietarie di bar e ristoranti, stanno fallendo con l’aggravante che molti cadono in depressione e sono prossimi al suicidio.

E’ morta anche la speranza ed ogni sacrificio viene annullato e vilipeso da politicanti senza scrupoli, vili, meschini e corrotti. Tutti noi abbiamo paura di andare in ospedale. L’esperienza degli ultimi anni ci dice che si entra in ospedale vivi ma si esce poi in una bara.

Si bloccano le città e rimangono aperti i porti alle migrazioni migratori.

Qua, dal nostro presidio, vi inviamo foto che testimoniano opere iniziate e mai realizzate. Strade che un tempo erano perfette e che adesso sono piene di buche. Un quartiere spaccato in due e diviso da muri, grazie alla becera politica. Il benessere degli anni 80 è diventato solo degrado e macerie infinite. La politica, anche quella comunale, che dovrebbe avere un contatto più diritto con noi cittadini, ci ha totalmente abbandonato.

Chiediamo che intervenga il Presidente della Repubblica a fermare tutte le nefandezze di questo governo che sono delle vere ISTIGAZIONI AL SUICIDIO.

Presidio Cosenza

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