Estremismo islamico, espulso imam di Padova

ROMA, 2 DIC – Due stranieri – un marocchino 24enne, residente a Torino, Mohamed Bendafi, e un imam 19enne bengalese, Jounayed Ahmed, residente a Padova – sono stati espulsi per motivi di sicurezza dello Stato. Le indagini hanno accertato che entrambi condividevano una visione radicale dell’islam.

Come scrive ilgazzettino.it, alle indagini, compiute dal Raggruppamento operativo speciale (Ros) dei carabinieri, nell’ambito di un procedimento penale avviato nel 2017 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, sul marocchino è emerso che «l’uomo aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione ed era collegato a un connazionale, tratto in arresto dallo stesso Ros ad aprile 2017 nell’ambito dell’operazione “JBook Primo” e condannato per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere».

L’IMAM PADOVANO CHE PICCHIAVA I BAMBINI A LEZIONE DI CORANO
Legata piuttosto all’integralismo islamico l’espulsione del bengalese, «di professione imam e insegnante di religione presso l’associazione culturale islamica “Bangladesh Cultural Center” di Padova», che «il 14 novembre scorso era stato sottoposto dalla Digos alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, disposta dal Gip, perché indagato per maltrattamenti nei confronti di minorenni e abuso di autorità, per le modalità con cui teneva le lezioni coraniche nel centro».

Come fa sapere il Viminale, «era stato infatti documentato come Ahmed, insieme a un altro imam suo connazionale (tratto in arresto per le stesse imputazioni) fosse solito percuotere, umiliare e minacciare i bambini che frequentavano i suoi corsi di religione islamica. Lo straniero, inoltre, è risultato connotato da una visione radicale dell’islam». Salgono così a 454 le espulsioni eseguite dal 2015 ad oggi, di cui 91 nel 2019. Nel 2018 sono stati eseguiti 126 allontanamenti, mentre erano stati 105 nel 2017.

Foto di Hitler e botte ai bambini, espulso imam violento

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