Sassoli (Pd): scorretto affiancare nazismo e comunismo

foto Ansa

BRUXELLES – “Affiancare nazismo e comunismo è una operazione intellettualmente confusa e politicamente scorretta. E se riferita alla seconda guerra mondiale rischia di mettere sullo stesso piano vittime e carnefici”. Così il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli, commentando l’approvazione a Strasburgo della risoluzione sulla memoria storica, in un’intervista rilasciata al periodico dell’Anpi, Patria indipendente.

“In Italia – ricorda Sassoli – il Partito comunista è stato protagonista della Resistenza, della rinascita democratica del nostro Paese e del consolidamento delle istituzioni repubblicane”. Il 19 settembre la plenaria del Pe ha dato il via libera ad una risoluzione che condannava con la massima fermezza gli atti di aggressione, i crimini contro l’umanità e le massicce violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime nazista, da quello comunista e da altri regimi totalitari.

“Le quattro risoluzioni diverse dalle quali è poi nato quel testo – spiega Sassoli – sono lo specchio di storie e memorie individuali ancora molto divergenti nello sguardo sulla storia recente dell’Europa. Credo che presentarsi con quattro risoluzioni molto diverse cercando una sintesi abbia prodotto un testo che in alcuni passaggi avrebbe meritato ben altro approfondimento”.

“Il giudizio sui sistemi comunisti nei Paesi dell’Est – prosegue Sassoli – non credo sia in discussione, così come non può esserlo il grande contributo delle formazioni partigiane comuniste e dell’Unione sovietica nella Liberazione dell’Europa dal nazifascismo. Senza il loro impegno e sacrificio non avremmo avuto la possibilità di dare vita alla più straordinaria avventura di pace e democrazia che si chiama Unione europea”.  ANSA EUROPA

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