Gentiloni, strumento della Von der Leyen contro l’Italia

BERLINO – Come commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni si trova ”in una posizione difficile”, poiche’ dovra’ sorvegliare il rispetto del Patto di stabilita’ e crescita dell’Ue da parte del suo stesso paese, l’Italia, gravato da elevato debito pubblico e pronto ad aumentare il rapporto tra deficit e Pil con la nuova legge di stabilita’. E’ quanto scrive il quotidiano tedesco ”Sueddeutsche Zeitung”, aggiungendo che Gentiloni dovra’ controllare i dati sui conti pubblici forniti dall’Italia e, ”se necessario, costringere a spendere di meno” quel governo di cui, con il Movimento 5 Stelle, fa parte il suo stesso Partito democratico. Si preannunciano, quindi, non facili le discussioni tra il commissario europeo agli Affari economici e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, anch’egli del Pd.

A ogni modo, diversi osservatori ritengono che la nomina di Gentiloni sia stata ”una mossa astuta” della presidente designata della Commissione europea, Ursula von der Leyen. ”Le critiche di un italiano in materia di bilancio potrebbero, infatti, essere piu’ facilmente accettate a Roma”, sostiene la ”Sueddeutsche Zeitung”.

Intanto, in una lettera a Gentiloni, von der Leyen ha dato mandato al commissario agli Affari economici di utilizzare ”tutta la flessibilita’ concessa dalle norme” del Patto di stabilita’ e crescita. Tuttavia, quanto Gentiloni sara’ ”duro o permissivo” con l’Italia dipendera’ dalla sua collaborazione con Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo Commissione Ue per l’Economia. Nella lettera a Gentiloni, von der Leyen afferma che il commissario europeo agli Affari economici è ”sotto la guida di Dombrovskis”.

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