Viareggio: barista aggredito in Passeggiata da tre immigrati. Ma Giorgino dov’era? Al mare?

di Aldo Grandi

Dicono che il problema dell’Italia non sia l’immigrazione indiscriminata e selvaggia e hanno ragione. Il problema anzi, il cancro sono gli immigrati che sono stati fatti sbarcare e che stanno ancora sbarcando illecitamente nel nostro Paese grazie al buonismo dei compagni radical chic e degli idioti verniciati di rosso che, purtroppo, abbondano a queste latitudini.

Già Viareggio è una città che definire in decadenza è un eufemismo. La gente si sposta verso Lido di Camaiore nella peggiore delle ipotesi, nella migliore, sbarca nel paradiso della Versilia dal quale Viareggio è stato cacciato nemmeno fosse il peggior peccatore. Che questa città faccia più o meno schifo non lo diciamo noi, lo dice la gente comune che tutti i giorni, passeggiando in giro per le strade, assiste a episodi a dir poco imbarazzanti.

A parte le scene di accattonaggio molesto, le liti tra disgraziati abbandonati per terra, la prostituzione maschile che sembra svolgersi anche in pieno giorno, ci si mettono, spesso, anche i fatti come quello avvenuto oggi pomeriggio intorno alle 16 in un bar sulla Passeggiata. Attenzione, non stiamo dicendo a Torre del Lago, al Varignano o, come dicono a Roma, in culo alla marana. No, stiamo proprio dicendo sulla Passeggiata, quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di questa ex perla della Versilia e che, invece e ormai, non solo non è più un fiore, ma nemmeno un occhiello.

Al Bar Italia della Lisa Paglieri, il barista è andato al tavolino dove stavano seduti tre extracomunitari e ha chiesto loro, gentilmente, di pagare il sovrapprezzo dovuto alla consumazione al tavolo. Questi, però, e a differenza delle persone normali, quelli che pagano se c’è da pagare e che dei naufraghi nel Mediterraneo fotte una bella sega visto che naufraghi non sono, non hanno voluto sentire ragioni e di fronte all’insistenza del dipendente, non hanno saputo fare di meglio che prenderlo a bottigliate sulla testa. Per carità, diranno i buonisti e i servi sciocchi – anche perché non risulta ce ne siano di intelligenti – del Pd e della Sinistra antagonista, in fondo una bottigliata non è poi così grave. Lo andassero a dire, però, questi comunisti di accatto, alla proprietaria del locale, la Lisa Paglieri che, a quanto pare, non l’ha presa proprio bene.

Ora, in una comunità coesa e con un alto tasso di senso di identità e appartenenza, la prima cosa che dovrebbe fare un sindaco non appena messo al corrente, in un modo o nell’altro, dell’accaduto, sarebbe quella di recarsi in Passeggiata a parlare con i commercianti e i ristoratori e far sentire loro la vicinanza e la solidarietà dell’amministrazione comunale. Voi ce lo vedete il Giorgino Del Ghingaro che scende dall’auto o dalla bici e dialoga con quei rompicoglioni dei commercianti cui non gliene va mai bene una? E che dire del suo ex – ma lo è ancora? – assessore addetto alla sicurezza ed ex questore Maurizio Manzo il quale, per via di quel cognome, ci pare tutto fuorché un fulmine di velocità e intraprendenza? Mah. A noi pare che Viareggio sia veramente una città con le pezze al culo e che quanto è avvenuto oggi pomeriggio non sia che la ripetizione di quanto è già accaduto nei giorni scorsi dove liti tra debosciati, cani e porci si sono svolte sotto gli occhi della gente comune che non solo vorrebbe, a nostro avviso, un Salvini anche a queste latitudini, ma che, se fosse possibile, ne vorrebbe quattro o cinque tutti insieme.

Noi, che a Viareggio ci andiamo un giorno sì e l’altro no, prendiamo atto che la sicurezza e la presenza di una immigrazione ad alto tasso delinquenziale non rappresentano una priorità per Giorgino e il suo team i quali, come i cugini lucchesi, avranno altro cui pensare come, magari, il Gay Pride che si terrà domani a Pisa. Ad ogni modo, a noi – oddio, non è che adesso ci denunceranno per apologia di fascismo? – ci piaceva molto di più il battagliero e combattivo Giorgione del primo mandato, quello di adesso ci pare molto, ma molto sdraiato sulle linee del gauleiter della Toscana Enrico Rossi.

P.S. Vogliamo vedere se i mass media – nel senso che sono grossi, grassi e infartuati – avranno il coraggio di scrivere la notizia dell’aggressione oppure preferiranno non diffondere notizie che potrebbero turbare il (dis)ordine pubblico. A proposito, ma è vero che a Viareggio, nei sopracitati mass media, è vietato criticare il padrone del vapore per ordini superiori di partito e di strategia?

www.lagazzettadiviareggio.it

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