In Italia la giustizia piu’ lenta d’Europa

C’è mezza Italia che non ha fiducia nel sistema di giustizia. Il 46% degli italiani ha l’impressione, e magari anche la convinzione, che giudici e tribunali non siano indipendenti. Vuol dire che si temono corruzione o manipolazione delle sentenze, sentenze che comunque arrivano tardi, sempre più tardi, come in nessun’altra parte d’Europa.

È quanto emerge dal rapporto annuale della Commissione europea sul sistema di giustizia nell’Ue. L’Italia è agli ultimi posti degli indici di fiducia. Tra chi ha una “brutta” impressione (29%) e un’impressione “molto brutta” (17%), è quasi un italiano su due a bocciare il sistema italiano di giustizia. A questi si aggiunge una porzione di italiani (17%) che non sa cosa pensare. Dunque appena il 37% degli italiani mostra fiducia circa l’indipendenza e l’autorevolezza dei giudici nostrani.
La sfiducia delle imprese

Le cattive notizie per l’Italia non finiscono qui. Il mondo economico e imprenditoriale non si discosta molto dal sentimento dei cittadini. Appena il 39% delle imprese dice di credere nel funzionamento della giustizia italiana. Sono invece quasi sei su dieci (58%) le aziende ad avere un visione negativa o molto negativa dei giudici, e questo potrebbe indurre molti a non investire nel Paese.

Incide molto probabilmente nel sentimento di sfiducia il meccanismo sempre più lento e farraginoso della giustizia italiana. Nel 2016 ci volevano 514 giorni per arrivare a una sentenza di primo grado in cause civili e commerciali, nel 2017 ce ne sono voluti 548. Più di un mese in più. È il dato più alto di tutta Europa. E per sentenze di secondo e terzo grado di tempi si allungano ancora di più (843 giorni e 1.299 giorni rispettivamente), fino a tre anni e mezzo.

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