Israele, tangenti: Netanyahu incriminato dalla procura per curruzione

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato incriminato per corruzione, in piena campagna elettorale, dal procuratore generale dello Stato ebraico, Avishai Mandelblit nell’ambito delle varie inchieste a suo carico per presunte tangenti. La decisione era stata anticipata nei giorni precedenti e ora potrebbe influire in maniera decisiva sull’appuntamentoelettorale in vista, con cui il 69enne Netanyahu spera di ottenere un quinto mandato al potere.

Il primo ministro israeliano è sotto accusa in tre casi separati relativi a scambi di favore, presunti doni – come champagne e sigari – e un tentativo di collusione con la stampa. Il “file 4000”, nome in codice dato dagli investigatori, è considerato il più pericoloso per il premier.

L’ipotesi di reato è che Netanyahu abbia cercato di ottenere una copertura favorevole dal sito di notizie Walla, in cambio di favori governativi che avrebbero potuto portare centinaia di milioni di dollari a Bezeq, il più grande gruppo israeliano di telecomunicazioni. “Ha fatto un grande lavoro da capo del governo”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ad Hanoi dopo il vertice con il leader coreano Kim Jong Un, prendendo le difese di Netanyahu. “È un duro, intelligente, forte – ha contuinuato Trump – è molto difensivo, le sue forze armate hanno costruito molto”.  (askanews)

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