Islam, moschea abusiva a Predappio. Chiamati in causa sindaco e Regione

“La presenza di un luogo di culto non autorizzato di natura islamica, ha sollevato i malumori e le perplessità dei cittadini, le cui preoccupazioni appaiono più che legittime poiché non riguardano il diritto, costituzionalmente garantito, alla libertà religiosa, ma il rispetto della normativa vigente in materia di edilizia, sicurezza e ordine pubblico”.

Sono le parole di Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega Nord che con un’interpellanza rivolta alla Giunta Bonaccini denuncia la presenza di una moschea abusiva a Predappio, in via IV Novembre, a pochi passi dalla sede della Comunità Montana e dal Palazzo del Fascio.

“Quel che più stupisce è l’atteggiamento del Sindaco di Predappio che avrebbe dichiarato in più occasioni di non essere a conoscenza dell’apertura di un centro islamico nel proprio Comune e delle attività che si esercitano al proprio interno tra cui l’utilizzo dello stabile come luogo di preghiera”.
Per il consigliere della Lega le dichiarazioni di Frassineti risultano ancor più ‘stridenti’ e ‘imbarazzanti’ “alla luce non solo delle segnalazioni dei residenti che, nei fatti, lo smentiscono, ma anche e soprattutto del monitoraggio dei 176 luoghi di culto islamici a cura dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, che indica chiaramente, tra le altre, l’Associazione Salam – La Pace, di Predappio. Mi domando, a questo punto, se l’Amministrazione comunale abbia verificato, come è suo dovere, la natura di questa associazione islamica e le attività da essa svolte nel centro di aggregazione. Sia che un immobile – di natura privata o pubblica – venga adibito a centro culturale sia che venga utilizzato come luogo di culto” – spiega infine Pompignoli – “ciò dovrebbe comportare una serie di adempimenti normativi sanitari e di sicurezza, sul rispetto dei quali – nel caso di specie – non siamo a conoscenza.”

Per questi motivi il consigliere del Carroccio ha depositato un’interpellanza, con carattere di urgenza, in cui chiede alla Giunta regionale di “sollecitare l’Amministrazione predappiese affinché eserciti le opportune funzioni di controllo, nonché di repressione di eventuali irregolarità e verifichi la natura del centro islamico di via IV Novembre, le iniziative che si svolgono al proprio interno, e il rispetto della normativa vigente e quali provvedimenti urgenti intenda assumere nell’ipotesi in cui le segnalazioni dei cittadini corrispondano al vero e venga accertato l’utilizzo illecito dello stabile come luogo di culto.”

Beatrice Lamio
Ufficio Stampa Lega Romagna

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