“L’identificazione del porto di sbarco è una decisione nazionale su cui l’Ue non ha competenza”, però viste anche le notizie sulle condizioni del mare” nella legge “c’è una chiara indicazione” affinchĂ© venga fatto “ogni sforzo per limitare al minimo il tempo di permanenza delle persone a bordo della nave”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini rispondendo su nave Aquarius.
“C’è un problema di rifinanziamento del Fondo europeo per l’Africa” da cui dipendono i progetti per la Libia e per i Paesi di origine e di transito, “un problema che ho sollevato varie volte con gli Stati membri e sul quale credo sia necessario attrarre l’attenzione, perchĂ©, e qui commento anche la vicenda dell’Aquarius, in mare la priorità è salvare vite, ma la vera soluzione è a terra, in Europa, con una solidarietĂ tra Stati, piĂą forte ed efficace”, ha aggiunto l’Alto rappresentante.
“UE, i 44 miliardi per l’Africa rischiano di finire in mano a dittatori senza scupoli”
“Rispetto alla Libia abbiamo messo in piedi un sistema che funziona, e porta risultati, non credo occorra inventare nuovi modelli. Bisogna però, questo sì, mettere risorse politiche e economiche per consolidare questo meccanismo”, ha risposto Mogherini a chi chiede cosa pensi dell’ipotesi di costruire campi profughi nei Balcani o in Tunisia. Il modello, ha aggiunto, è “una cooperazione con le autoritĂ del luogo, le agenzie competenti dell’Onu ed i Paesi di origine”.
ANSA Europa

