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Il clima teso di questi giorni tra le cancelliere europee sui migranti si ripercuote anche nei rapporti fra le istituzioni europee ed i media. Alcuni giornalisti, per la maggior parte italiani, hanno abbandonato la conferenza stampa che si è tenuta oggi al Parlamento europeo a Strasburgo dopo che una portavoce della Commissione Ue ha cercato di evitare domande sui migranti e l’Italia rivolte all’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini e al vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen.
“C’è un accordo con l’associazione della stampa internazionale e siamo liberi di porre domandeâ€, ha sottolineato il giornalista che aveva posto la questione.
“Non intendevo limitare la libertà di parola – ha replicato la portavoce – il tempo a nostra disposizione non è moltoâ€. “Mi dispiace particolarmente che alcuni giornalisti italiani abbiano lasciato la sala, vorrei ricordare che sulle politiche migratorie il commissario Avramopoulos ha risposto alle domande della Commissioneâ€, ha poi detto Mogherini rispondendo di fatto a quanto le era stato chiesto. La vicepresidente ha poi aggiunto che “i contatti sono in corso a tutti i livelli, da parte sua e da parte di altri esponenti della Commissione con le autorità italiane. Credo che sia evidente a tutti, la politica europea sulla migrazione deve essere basata sul principio della solidarietà : interna, tra stati membri e tra le diverse istituzioni e esterna, in cui la vita degli esseri umani viene prima di qualsiasi cosaâ€.
Quanto accaduto a Strasburgo ha poi avuto una ‘coda’ nella sala stampa della Commissione Ue a Bruxelles. Durante il consueto briefing di mezzogiorno sono state chieste spiegazioni sull’episodio avvenuto al Pe. “Si trattava di una conferenza stampa tematica, non c’è stato alcun incidente e su quello voglio essere molto chiaroâ€, ha detto Alexander Winterstein, altro portavoce della Commissione.
