Scrutatrice imparentata col boss a Brescello, comune sciolto per ndrangheta

Indovina chi trovo al seggio? Appena aperti e già esplode il caso. La scrutatrice imparentata con persone implicate nel processo Aemilia e col boss Grande Aracri.

Succede a Brescello, in provincia di Reggio Emilia, Comune sciolto per infiltrazioni della ‘ndrangheta il 20 aprile 2016 e dove ad oggi ci sono ancora i commissari prefettizi ad amministrare la cittadina.

Catia Silva, ex consigliera comunale della Lega nord, più volte minacciata, ma senza scorta, e grazie alla quale hanno commissariato il Comune a guida Pd sotto il gioco del clan calabrese Grande Aracri che lì vi abita, entra nel seggio elettorale 5 in piazza Pallini, a Sorbolo Levante di Brescello, e trova Maria Iaquinta. La donna è la sorella di Giuseppe Iaquinta, imprenditore edile imputato nel processo Aemilia, il primo maxi procedimento giudiziario contro la ‘ndrangheta nell’Emilia Romagna rossa, con al centro Brescello sciolto per mafia.

Maria Iaquinta sarebbe stata sorteggiata per questo incarico (nel Comune di circa 5500 anime).

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