Milano: casa popolare trasformata in fortino della droga, 3 arresti

Milano, il fortino della droga: arrestati i due pusher e la guardia del corpo.

Lui, sapendo di essere ormai schedato e conosciuto dalle forze dell’ordine, si era affidato a due insospettabili. Due uomini senza alcun precedente, ma in realtà organizzati e pronti, tanto che uno dei due era uno sorta di “guardia” dell’altro e della droga. Evidentemente, però, il trucchetto è servito a poco, perché per tutti e tre sono scattate le manette.

Gli agenti del commissariato Porta Genova, guidati da Manfredi Fava, hanno arrestato tre uomini accusati di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Filippo Fragale, palermitano di trentanove anni con precedenti per droga, Luca R., milanese di cinquantuno anni incensurato, e Ibrahim G., egiziano di ventiquattro anni anche lui senza alcun problema passato con la giustizia.

[pullquote] I poliziotti hanno trovato oltre ventisette chili di hashish già suddivisi in panetti pronti per essere venduti[/pullquote]A “unire” i tre ci ha pensato la loro residenza: scala “B” del palazzo Aler al 58 di via Giambellino per Fragale e scala “C” dello stesso edificio per gli altri due. Ed era stato proprio il trentanovenne, hanno accertato i poliziotti, ad “assoldare” i due soci per fare in modo che gli tenessero l’hashish che poi lui avrebbe smerciato. Così, il milanese avrebbe messo a disposizione casa sua e l’avrebbe trasformata in un vero e proprio fortino inespugnabile con l’aiuto dell’egiziano, che ricopriva il ruolo di “buttafuori” per tenere lontani eventuali ospiti indesiderati.

Quando gli agenti hanno bussato all’appartamento, però, i tre hanno dovuto arrendersi. Nascosti in un trolley infilato sotto il letto e nel doppio fondo di un armadio, i poliziotti hanno trovato oltre ventisette chili di hashish già suddivisi in panetti pronti per essere venduti. A quel punto, per i tre, sono scattate le manette.

Nello stesso palazzo, durante lo stesso blitz, gli uomini del commissariato Porta Genova sono riusciti anche a fermare un cittadino libico di trentuno anni accusato di lesioni gravissime e rapina impropria per aver accoltellato e scippato la propria compagna, una donna disabile con un ritardo psichico.

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