Il primo cittadino della città calabrese è accusato di abuso d’ufficio, concussione e truffa aggravata in merito alla concessione di fondi pubblici per il sistema di accoglienza. La reazione: “Sono sconcertato, non ho niente da nascondere”
Il sindaco di Riace Domenico Lucano, diventato celebre per l’accoglienza di migranti nel suo paese, è indagato dalla Procura di Locri per abuso d’ufficio, concussione e truffa aggravata. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe il conseguimento di erogazioni pubbliche in relazione alla gestione del sistema di accoglienza, ai danni dello Stato e dell’Unione Europea. Con Lucano è indagato anche il presidente dell’associazione “Città Futura-don Pino Puglisi”.
Il blitz della Guardia di Finanza
Il 5 ottobre, come riferisce Il Mattino, la Guardia di finanza ha eseguito un blitz negli uffici comunali della cittadina calabrese e nelle sedi di diverse associazioni che si occupano di migranti. acquisendo documenti e notificando a Lucano l’avviso di garanzia. Acquisiti in particolare atti, fatture e la documentazione amministrativa, contabile e bancaria riguardante i progetti di accoglienza degli stranieri a cui partecipano alcune associazioni in convenzione con il Comune di Riace (Sprar-Cas-Minori non accompagnati).
Nelle scorse settimane Lucano si era già detto “sfiduciato e indignato nei confronti dello Stato”, proprio dopo che il ministero dell’Interno e la prefettura di Reggio Calabria avevano sospeso l’erogazione dei fondi per presunte irregolarità . Lucano, grazie alla sua attività in favore dell’accoglienza, era stato inserito dalla rivista Fortune al 40esimo posto tra le personalità più influenti nel mondo. tg24.sky.it/cronaca

