Alluvioni e fiumi di fango in Sierra Leone, 300 morti

Fiumi di fango e alluvioni hanno investito la capitale della Sierra Leone, sotto una pioggia incessante, provocando almeno 312 morti, secondo un bilancio ancora provvisorio. Il bilancio si riferisce ai corpi estratti finora dal fango e ripescati dalle acque e allineati nell’obitorio di Freetown, secondo quanto scrivono vari media locali, fra cui il Telegraph.

I media parlano di abitanti alla ricerca dei loro cari scomparsi che scavano nel fango lasciato dietro dalle piogge incessanti, mentre l’obitorio è pieno zeppo di corpi.

Fra i cadaveri trasportati all’obitorio dell’ospedale Connaught ci sono almeno 60 bambini. Lo scrivono i media locali.

Oltre alle strade trasformate in quello che testimoni descrivono come “furiosi fiumi di fango in piena”, vi sono gli smottamenti e le frane nei quartieri collinari di Regent sotto l’azione incessante della pioggia, che hanno sepolto decine di abitazioni. Almeno 2.000 persone risultano al momento sfollate. I media parlano di sopravissuti che si aggirano nel fango alla disperata ricerca di cari spariti nel nulla. Secondo il vicepresidente della Sierra Leone, Victor Bockarie Foh, “è del tutto verosimile che sotto al fango giacciano centinaia di persone”. La Bbc, attraverso il suo corrispondente, cita il caso di una donna che non trova più 11 membri della sue famiglia. L’obitorio centrale di Freetown fa sapere che i corpi sono “troppi” per le capacità della struttura. ANSA

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