Terrorismo, Ue contro l’Italia: in ritardo su scambio di informazioni

L’Italia continua a essere in ritardo sullo scambio di informazioni tra i Paesi Ue nella lotta al terrorismo. La Commissione Ue ha quindi inviato un parere motivato, seconda tappa della procedura d’infrazione, per esser venuta meno all’attuazione delle cosiddette ‘Decisioni Pruem’, elemento chiave dell’Agenda europea sulla sicurezza del 2015.

Queste consentono lo scambio rapido tra i 28 delle informazioni su dna, impronte digitali e targhe d’immatricolazioni auto. Gli stati membri avevano tempo sino ad agosto 2011 per mettere in pratica queste misure, ma l’Italia, insieme a Irlanda e Croazia, avevano già ricevuto a settembre 2016 una lettera di messa in mora, prima tappa dell’apertura di una procedura d’infrazione.

Nonostante questo, a oggi i tre Paesi non hanno ancora assicurato lo scambio automatico delle informazioni in nessuna delle tre categorie di dati. Ora l’Italia ha due mesi di tempo per mettersi in regola, altrimenti sarà deferita alla Corte di Giustizia Ue. ANSA Europa

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