Ventimiglia. Il vetro di sicurezza di una porta blindata distrutto a calci e pugni. Attimi di violenza e resistenza contro gli agenti, intervenuti per ripristinare la calma. E’ successo ieri sera al commissariato di polizia della città di confine.
Come scrive www.riviera24.it, Protagonisti sei giovani nordafricani, tra i 23 e i 32 anni, tra i quali cinque algerini e un libico. Tra di loro uno scafista, un pericoloso rapinatore, già arrestato nei mesi scorsi a Roma e un clandestino trovato con un coltello e pertanto denunciato per possesso ingiustificato di arma da taglio. Dopo un controllo in città , erano stati trovati dagli agenti privi dei regolari documenti per soggiornare in Italia e, per questo, portati nella caserma Bligny, in attesa, probabilmente, di essere trasferiti a Taranto.
Dopo cena, però, i sei stranieri sistemati nella cella di sicurezza del commissariato di via Aprosio hanno iniziato a dare in escandescenza: sono volati pugni e calci. La porta blindata della stanza è stata seriamente danneggiata dalla furia dei nordafricani, che hanno devastato il locale cercando, forse, di trovare una via di fuga ed allontanarsi dal posto di polizia.
A dare rinforzo ai colleghi, sono arrivati i carabinieri della prima brigata mobile “battaglione Lombardia” e i poliziotti di Nuoro aggregati a Ventimiglia.
Tutti e sei i nordafricani sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Questa mattina, davanti al giudice Anna Bonsignorio si sono avvalsi della facoltĂ di non rispondere.
A difenderli è l’avvocato Tito Schivo: “Si è trattato di un caso isolato, non vi sono episodi precedenti di violenza. Forse si sono ribellati dopo una richiesta o un equivoco”, ha dichiarato il legale, “L’arresto era facoltativo quindi credo che per almeno quattro di loro non sussistano esigenze cautelari. Chiedo che vengano rimessi tutti in libertà ”.
Ai nordafricani è stato convalidato l’arresto: attenderanno in carcere il processo fissato per il prossimo 3 febbraio.
