Turchia: il killer dell’ambasciatore russo era un estremista islamico

 

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Un uomo armato ha ucciso l’ambasciatore russo in Turchia Andrey Karlov, sparando contro di lui durante una mostra di fotografie ad Ankara. Lo ha confermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in diretta tv. “Questo è il conto per la Siria”, avrebbe detto prima di sparare l’attentatore. “Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui”. Il diplomatico era stato inizialmente ricoverato in ospedale.

Andrei Karlov era un diplomatico di carriera.

Nato a Mosca nel 1954, si era laureato all’università statale delle relazioni internazionali (Mgimo) nel 1976 e nello stesso anno aveva iniziato la carriera diplomatica. Dal 1984 al 1990 aveva lavorato all’ambasciata sovietica in Corea del Nord, dove sarebbe tornato 11 anni dopo come ambasciatore, nel 2001. Dal 2007 al 2013 era stato vice direttore e poi direttore del dipartimento consolare del ministero degli Esteri russo. Era ambasciatore in Turchia dal luglio del 2013. Era sposato e aveva un figlio.

Ucciso il killer

È stato ucciso in un blitz della polizia turca anche l’uomo che gli ha sparato ferendolo a morte mentre teneva un discorso nella capitale turca. Lo riferiscono le tv locali. Il killer è stato identificato come un diplomato dell’accademia di polizia di nome Mert Altintas. Lo scrive il quotidiano Sabah, secondo cui Altintas, 22 anni, si era diplomato nel 2014 all’accademia Rustu Unsal di Smirne.

redazione tiscali

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