Mosca: il vice della Merkel vola da Putin, le sanzioni devono finire

 

Putin-Gabriel

MOSCA – Il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel aveva subito mesi fa molte critiche dopo la sua visita in Russia, ovviamente perchè era stata considerata una visita “eretica” rispetto la “dottrina” americana dell’amministrazione Obama che dipinge la Russia come il “principale pericolo” per l’Occidente.

Da allora, nonostante gli attacchi politici in patria, il rapporto tra Germania e Russia e’ migliorato e a causa di cio’ il ministro e’ nuovamente volato a Mosca. L’obiettivo del viaggio, spiega oggi il Der Spiegel, è il riavvicinamento politico ed economico ttra Germania e Russia, in barba alle sanzioni Usa e Ue.

Nell’incontro a Mosca con il presidente Putin, – riferisce il Der Spiegel – si e’ parlato del bombardamento dei convogli delle Nazioni Unite in Siria per cui gli Usa accusano la Russia, accusa che il ministro degli Esteri russo ha dimostrato essere palesemente falsa. Ma in realtà, gli altri argomenti di discussione sono stati di carattere economico. Infatti il ministro dell’Economia – che è anche vicecancelliere – si e’ recato in Russia con una delegazione di imprenditori. Gli scambi economici fra i due Paesi sono in difficolta’ per le sanzioni, su cui il vicecancelliere e’ sempre stato morbido, e dichiaratamente contrario.

Apprezzamenti d’amicizia sono stati espressi da Putin, che si e’ detto fiducioso circa l’appianamento delle relazioni. “Basandoci su questo potenziale positivo, penso che possiamo trovare soluzioni per tutte le questioni complicate. Piu’ si fa in fretta e meglio e’. I nostri amici rimangono amici”, ha dichiarato Putin.

Dal canto suo Gabriel aveva dichiarato prima della partenza: “Abbiamo bisogno di un urgente interesse verso la stabilita’ politica ed economica in Europa Orientale, Siria e Medio Oriente”. Anche Matthias Schepp, direttore della Camera di commercio russo tedesca (AHK) a Mosca ha dichiarato: “le sanzioni sono controproducenti nel lungo periodo”.

Secondo un sondaggio tra gli 800 membri del Parlamento tedesco, il 60 per cento chiede la fine delle sanzioni e il 21 per cento il loro alleggerimento. (Ed è “curioso” che questo dato, davvero clamoroso, non sia stato reso noto in Italia… -ndr)

“Buoni gli accordi economici contratti – scrive il Der Spiegel – e potrebbe esserci in discussione anche il progetto di costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocita’ tra Mosca e Kazan, progetto del valore di non meno di due miliardi di euro.

D’altra parte che la Germania abbia subito danni molto gravi per colpa delle sanzioni, è risaputo. L’export tedesco in Russia si e’ dimezzato dal 2012, da 38 è ptrecipitato a meno di 21 miliardi di euro. Il numero di aziende tedesche con una presenza in Russia e’ diminuito da circa 6000 a meno di 5500. L’economia tedesca ha temuto di perdere quote di mercato – per esempio, dalla Cina – a causa delle sanzioni.

Ora, l’iniziativa del numero due del governo Merkel volato a Mosca a chiudere accordi commerciali e a dire a Putin che le sanzioni sono un disastro per la Germania, preannuncia un radicale cambiamento di rotta della politica estera tedesca, anche in vista delle prossime elezioni politiche del 2017, alle quali la Cancelliera Merkel arriverà da perdente, se non farà qualcosa di davvero importante per la Germania tale da provare a bilancire il disastro dell’immigrazione incontrollata di oltre un milione di migranti fatti arrivare nell’estate del 2015 senza aver capito che avrebbero prodotto enormi danni al Paese.

Redazione Milano — IL NORD

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