Terrorismo islamico: in Piemonte 9 detenuti monitorati e 11 attenzionati

 

jihad: nelle carceri piemontesi 9 detenuti monitorati e 11 attenzionati per terrorismo islamico. Marrone-Montaruli (fdi-an): assurdo usare mediatori dell’UCOII contro la radicalizzazione in carcere, per i jihadisti serve un carcere duro tipo 41bis!

carcere-islam

In una fase di continue stragi jihadiste nelle città europee la Relazione annuale del Garante regionale dei detenuti evidenzia un dato preoccupante e sconosciuto all’opinione pubblica: al 4 febbraio 2016 (dati DAP), in Piemonte risultavano esservi 9 detenuti monitorati (si tratta di incarcerati per reati connessi al terrorismo internazionale e/o per attività di proselitismo, radicalizzazione e reclutamento) e 11 attenzionati (soggetti che in carcere hanno comportamenti che ne rivelano la vicinanza all’ideologia jihadista)>> segnalano Maurizio Marrone, Capogruppo di FDI-AN in Regione Piemonte, e Augusta Montaruli, Dirigente Nazionale FDI-AN, che attaccano <

Peccato che l’UCOII sia la filiale italiana dei Fratelli Musulmani, organizzazione islamista internazionale dedita anche alla lotta armata e per questo dichiarata fuori legge come organizzazione terroristica in Egitto, Russia, Siria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Tagikistan e Uzbekistan.

Altro che mediatori culturali islamisti, il pericolo di radicalizzazione islamica negli istituti penitenziari si può evitare solo applicando agli jihadisti l’isolamento da carcere duro tipo 41bis, esattamente come già avviene per la malavita organizzata: perché bisognerebbe mai distinguere tra mafiosi e terroristi se non per irresponsabile buonismo? Di questi tempi nessuno può permetterselo

 

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