L’Ordine dei Giornalisti valuta il comportamento de ‘L’Unità’ sul caso Raggi

 

A pochi giorni dalla pubblicazione sul sito de ‘L’Unità’ della foto di una sconosciuta ragazza che intonava ‘Meno male che Silvio c’è’ in un video dedicato a Forza Italia, con relativa insinuazione che si trattasse della grillina Virginia Raggi, l’Ordine dei giornalisti si muove. Il presidente, Enzo Iacopino, grida, via social, che è stata “una vergogna”. Il direttore dell’Unità, Erasmo D’Angelis, definisce lo sfogo di Iacopino “incommentabile”.  (Leggi qui)

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Sarà ora valutato dai consigli disciplinari il comportamento de ‘L’Unità’ sul caso Raggi.

“Lunedì il segretario dell’Ordine nazionale, Paolo Pirovano, ha invitato i Consigli regionali della Toscana e del Lazio ad attivare i consigli territoriali di disciplina per una valutazione deontologica di azioni e omissioni”. Ne da’ notizia il presidente dell’ordine dei giornalisti Enzo Iacopino a proposito del caso Unita’-Raggi. Pirovano (come si legge nell’allegato) segnala “per opportuna conoscenza e per quanto eventualmente di competenza, le modalita’ di trattazione da parte del sito l’Unita’.tv della notizia, poi smentita dall’interessato, relativa alla partecipazione della candidata a sindaco di Roma del Movimento Cinque Stelle, Virginia Raggi, al video elettorale di un altro partito nel 2008”.

Iacopino replica anche direttamente al direttore dell’Unita’ Erasmo D’Angelis e spiega “di avere ricevuto una telefonata da uno dei legali del M5S che mi riferiva che avevano preparato una denuncia-querela, con tanto di pesante citazione per danni, e che avevano deciso di non presentarla dopo le scuse pubbliche che avevo indirizzato alla signora Raggi”.

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti sottolinea di non aver rivelato prima questo particolare “non per dare lezioni di giornalismo (non mi sento all’altezza e, in ogni caso, sceglierei allievi disposti al confronto e non depositari di ogni sapere), ma per una esigenza morale e per un dovere di buona educazione”. Iacopino conclude: “Erasmo D’Angelis, se puoi, ‘stai sereno’”.

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