Firmato l’accordo: 100 miliardi di $ all’anno per la lotta al riscaldamento globale

 

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foto LaPresse/Reuters

FINANZIAMENTI – L’articolo 9 chiede ai Paesi sviluppati di “fornire risorse finanziarie per assistere” quelli in via di sviluppo, “in continuazione dei loro obblighi attuali”. Piu’ in dettaglio, il paragrafo 115 della decisione “sollecita fortemente” questi Paesi a stabilire “una roadmap concreta per raggiungere l’obiettivo di fornire insieme 100 miliardi di dollari l’anno da qui al 2020”, con l’impegno ad aumentare “in modo significativo i fondi per l’adattamento”.

RISCALDAMENTO GLOBALE: LA PIU’ GRANDE TRUFFA DELLA STORIA

“E’ una corsa contro il tempo, la finestra per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto i 2 gradi, e ancora di più contenerlo entro 1,5 gradi, si sta rapidamente chiudendo”: cosi’ il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, aprendo la cerimonia. “Sono 171 i Paesi che sono qui per firmare: stiamo raggiungendo un record in questa sala, ma anche fuori – ha continuato Ban -, sulle temperature globali, sullo scioglimento dei ghiacci e sul livello di carbonio nell’atmosfera”. “Per questo – ha concluso – chiedo a tutti i Paesi di firmare velocemente l’accordo di Parigi, in modo che possa entrare in vigore il più presto possibile”.

L’evento è stato voluto da Ban Ki moon proprio oggi in cui si celebra la Giornata mondiale della Terra e la cerimonia è senza precedenti per il numero di capi di Stato o di governo – una presenza record dal 1982, quando 119 Stati siglarono la Convenzione sul mare – Per l’Italia con il premier Renzi c’e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti,

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