Islam, Pakistan: 18enne si rifiuta di dire al padre dove è stata. Uccisa

 

Islamabad, 1 mar. (Aki) – Un cittadino pakistano di Lahore, Mohammad Rehmat, ha sparato alla figlia 18enne Komal Bibi, uccidendola, perché questa si era rifiutata di dirgli dove era stata per cinque ore. Lo rende noto la polizia pakistana parlando dell‘ennesimo ‘delitto d’onore’ e spiegando che l’uomo risulta latitante.

L’assassinio arriva il giorno dopo il trionfo agli Oscar della regista pakistana Sharmeen Obaid-Chinoy, premiata per il suo documentario ‘A Girl in the River: The Price of Forgiveness’ dove denuncia appunto la pratica dei ‘delitti d’onore’ nel suo Paese. Sempre ieri un Tribunale di Lahore aveva condannato a morte due fratelli che avevano ucciso la sorella e il marito di lei per essersi sposati contro il loro consenso.

Sono centinaia le donne uccise dai familiari ogni anno in Pakistan per questioni ‘d’onore’. Una controversa disposizione della legge islamica in vigore nel Paese permette agli assassini di evitare un processo se ”perdonati” dalla famiglia della vittima.

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