La gente è stufa “Bella ciao suonatela a casa vostra”, ira dei partigiani

Malo, “Bella Ciao” fischiata dagli automobilisti: la rabbia dei partigiani

Davanti al corteo c’erano i sindaci e gli assessori delle valli dell’Agno e del Leogra con la fascia tricolore al petto, dietro la banda e i gagliardetti, nel mezzo le tante persone che hanno deciso di sfilare lungo la strada provinciale “Priabonese” in località Ronare, per ricordare  4 partigiani morti 71 anni fa. Le celebrazioni, però, hanno destato la rabbia degli automobilisti costretti a rimanere in coda martedì mattina. “Bella ciao, suonatela a casa vostra; non bloccate il traffico“. Ha urlato qualcuno da un finestrino, accendendo le polemiche.

Come riportato sulle pagine de Il Giornale di Vicenza, una delle due carreggiate della Priabona è rimasta chiusa per circa un’ora per far sfilare i corteo e scandire i nomi dei partigiani. Sulle note dell’inno che stava suonando per loro, sono però partiti i clacson di qualche automobilista spazientito. Una gesto giudicato vergognoso da molti dei presenti.

La senatrice leghista Erika Stefani, dopo aver condannato come antipolitica le urla e i clacoson, ha però spiegato: “La gente vuole vedere risolti i problemi reali e contingenti piuttosto che ricordare momenti storici, le persone sono ormai stanche e disgustate dagli ideologismi

 

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