Marino cita Che Guevara ”Noi siamo realisti e vogliamo l’impossibile”

Il sindaco dimissionario della Capitale è stato reclamato da un migliaio di sostenitori (il TG2 ha detto 500)  in piazza del Campidoglio e lui non si è fatto indietro anzi. “Voi mi chiedete di ripensarci. Io ci penso e non vi deluderò” ha detto nel suo intervento Marino. “Questa piazza mi dà il coraggio e la determinazione di andare avanti. State scrivendo una pagina importante della democrazia di questa città” ha aggiunto.

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Marino è salito prima sulla scalinata di Palazzo Senatorio da dove ha tenuto il suo discorso, citando anche, tra gli applausi, una frase di Che Guevara (”Noi siamo realisti e vogliamo l’impossibile”). Il sindaco dimissionario ha voluto poi salutare i sostenitori facendo un giro nella piazza e poi è risalito in Campidoglio. Prima di entrare ha salutato mandando baci e facendo il segno della vittoria con le mani. (SEmbrava piu’ un divo all’americana che un sindaco, ndr)

I supporter del sindaco-chirurgo hanno chiesto a Marino di “ripensarci, di tornare sui suoi passi e ritirare le dimissioni”. In piazza hanno portato tanti palloncini colorati, rossi verdi e bianchi, con le scritte ‘#IostoconMarino’, ‘Marino ripensaci‘, ‘Avanti tutta sindaco’, ‘Noi con Marino voi con padrini. Marino ripensaci daje’.

Una signora ha stampato su un cartoncino l’immagine di E.T., l’alieno protagonista del film di Spielberg, accompagnandola con la frase ‘Sono marziana Marino ripensaci‘.

E di certo non le mandano a dire al Partito democratico, “reo di averlo in questi mesi “abbandonato e all’ultimo sfiduciato”. E in piazza spuntano anche dei cartelli con la scritte ‘Matteo stai sereno…’, ‘Renzi fai vedere le tue ricevute’.

“In questo Paese quando capita una persona onesta e capace al governo si mette in moto un meccanismo per farlo cadere – spiega un sostenitore del chirurgo dem – E con Marino è successa la stessa cosa. I romani si chiedono perché Marino non può continuare a fare il sindaco. Non è indagato, non ha nessun avviso di garanzia. Quindi? È stato votato non solo alle primarie ma anche da 665mila romani. Il Pd su Roma sta facendo il suo errore più grande sovvertendo il voto popolare. Il segretario del partito dovrà rispondere al suo elettorato di quest’azione”. ansa

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