Turchia: chiusi alla vigilia del voto due canali TV anti Ergodan

A due settimane dal voto anticipato in Turchia, due canali tv critici nei confronti del governo sono stati esclusi dalle frequenze della Turksat, la compagnia statale che gestisce i satelliti per le comunicazioni (Turksat). Lo riporta il quotidiano Bugun, spiegando che a Bugun Tv e a KanalTurk e’ stato concesso un mese di tempo per rimuovere le piattaforme dal proprio apparato infrastrutturale perche’ i loro contratti con Turksat non saranno rinnovati a novembre.

erdogan

La decisione ha scatenato roventi proteste da parte dell’opposizione, che denunciano l’ennesimo colpo per la liberta’ di espressione e indipendenza dei media in Turchia. Il gruppo Ipek, proprietario dei due canali e gia’ bersagliato da alcune inchieste giudiziarie di carattere fiscale nell’ultimo mese, ha emesso una nota nella quale ha rassicurato i propri telespettatori dicendo che “i canali continueranno a esserci, anche se i media vengono oscurati”. Ipek si e’ mosso immediatamente anche per vie legali, con gli avvocati del gruppo che si sono appellati all’articolo 28 della costituzione turca, che sancisce la liberta’ di stampa e il divieto di censura, e all’articolo 31 nel quale viene dichiarato il diritto a fondare media diversi da quelli statali. Nel comunicato della Ipek media inoltre, la rimozione di canali televisivi senza un ordine della magistratura e’ definito un atto illegittimo.

Per i repubblicani del Chp e’ intervenuto Mahmut Tanal, importante avvocato e parlamentare di Istanbul,che ha presentato ricorso alla corte costituzionale e che ha definito la decisione della Turksat come “il segno evidente che l’Akp e’ nel panico”. Il riferimento e’ al Partito della Giustizia e dello Sviluppo del presidente Recep Tayyip Erdogan e alle elezioni del prossimo 1 novembre.
Tanal ha sottolineato l’illegittimita’ delle decisione della Turksat, bollandola come “priva di basi legali” e “contraria alle regole dell’Authority per i media e per le comunicazioni (Rtuk) e del codice penale”.

Un altro deputato repubblicano Baris Yarkadas, ha dichiarato al quotidiano Bugun che “la chiusura dei canali televisivi e’ una decisione che arriva direttamente dal palazzo del presidente della repubblica” per poi avvisare dicendo che “chi ha voluto l’eliminazione dei canali non e’ ancora soddisfatto”.
I 2 canali in questione, Bugun e Kanalturk erano gia’ stati oggetto di una perquisizione della polizia lo scorso settembre, come parte di una operazione asai vasta da parte delle forze dell’ordine, posta in essere nei confronti dell’intero gruppo Koza Ipek e dell’omonimo proprietario, casualmente sfuggito a un mandato di arresto in quanto si trovava all’estero. AGI

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