Congo: arresti illegittimi e oppositori scomparsi

Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello alle autorita’ della Repubblica democratica del Congo, affinche’ cessino “immediatamente” gli arresti extragiudiziali e illegittimi, che minano alla “credibilita’” del processo elettorale. Il direttore dell’ufficio congiunto delle Nazioni Unite e dei diritti dell’uomo, Jose’ Maria Aranaz, ha avvertito che “ogni arresto extragiudiziale di membri della societa’ civile, attori politici o di media, conferma la tendenza alla restrizione degli spazi di agibilita’ politica.

Devono cessare immediatamente per evitare l’impatto negativo sulla credibilita’ del processo elettorale L’Ufficio per i diritti dell’uomo (Bcndh) si e’ detto “molto preoccupato” per la scomparsa, sabato scorso a Kinshasa, di Bienvenu Matumo, uno dei militanti piu’ attivi del movimento “Lotta per il cambiamento ” (Lucha). Questo movimento, ieri, aveva fatto sapere che in “marzo Bienvenu Matumo, e’ stato fatto oggetto di ricerche da parte dell’Anr (Agenzia nazionale di informazioni) perche’ ha partecipato all’organizzazione di un convegno per il lancio di Filimbi”, che e’ un collettivo di movimenti d’educazione alla cittadinanza, senza alcuna tendenza di parte e non violento.

Bienvenu Matumo
Bienvenu Matumo

 

Il 15 marzo scorso, inoltre, una trentina di persone sono state arrestate prima di una riunione in cui si discuteva di buona governance in Africa organizzata proprio da Filimbi.
Tutti i fermati sono stati rilasciati tranne Fred Bauma, di Lucha, e Yves Makwambala, che attendono la ripresa del processo nei loro confronti, dove sono accusati di “complotto contro la persona o la vita del capo di Stato e tentativo di rovesciamento delle istituzioni”.
Il porta voce del governo, Lambert Mende, ha detto che Kinshasa non e’ informata su questa vicenda. “Ho l’impressione – ha detto – che si tratti di una montatura di questi giovani.
Noi non sappiamo nulla”.
Il clima politico nella Repubblica democratica del Congo è particolarmente teso in vista delle presidenziali che si terranno nel 2016. Elezioni alle quali, secondo la Costituzione vigente l’attuale presidente, Joseph Kabila, al potere dal 2001, non potrebbe ricandidarsi. La Costituzione, infatti, non prevede un terzo mandato, ma Kabila sembrerebbe intenzionato a ricandidarsi. agi

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