“Penso che non stia nelle titolarità dei presidenti di Regione decidere quale politica di accoglienza degli immigrati debba fare il nostro paese. E’ una competenza dello Stato. Meno che mai è legittimo un atteggiamento ritorsivo e intimidatorio che minaccia di ridurre i trasferimenti ai Comuni che ospitano i profughi”.
Lo ha spiegato in un’intervista al “Messaggero” il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino (P), che ha commentato le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.Fassino ha ricordato che i trasferimenti dalle Regioni ai Comuni riguardano i trasporti, le scuole, il welfare, non un solo euro viene dato dalle Regioni per la sistemazione dei profughi. Per questo parlo di ritorsione”.
E se fosse un sindaco della Lombardia “contrasterei politicamente” questa minaccia e “poi farei immediatamente ricorso al Tribunale amministrativo, e penso che sia quello che faranno i sindaci di Lombardia, Veneto e Liguria se gli annunci dei tre presidenti dovessero concretizzarsi. Anche perché la maggior parte dei fondi che arrivano ai Comuni sono soldi dello Stato che transitano dalle Regioni solo per ragioni di Tesoreria”.