Banche italiane strapiene di banconote da 500 euro, la BCE lo sa?

BANCHE ITALIANE STRAPIENE DEI “500” USATI PER RICICLAGGIO E TANGENTI (LA BCE LO SA?)

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“E’ un po’ strano – commenta l’On.Borghezio a margine di un’interrogazione sul tema – che la BCE non indaghi su questa predilezione delle banche italiane, strapiene di tagli da 500 euro, quelli considerati i più adatti sia per il riciclaggio, sia per le tangenti”.

“In questi giorni è riemerso, portato alla cronaca da alcuni articoli di stampa – scrive Borghezio nella sua interrogazione indirizzata alla BCE – il tema dell’impennata, registrata nel 2014, di ingenti depositi nelle banche italiane costituiti da banconote del valore di 500 euro”.

“L’anomalia del fenomeno, solo in piccola parte giustificata dal limite in vigore in Italia per i pagamenti in contanti superiori a 1000 euro – continua Borghezio – risiede nel fatto che gli stessi istituti avrebbero ricevuto in deposito una cifra cento volte superiore rispetto a quella distribuita in pezzi di quel taglio; dal 2010 si sarebbe generata quindi una differenza di 37 miliardi di euro in biglietti del valore più alto”.

L’On. Borghezio chiede perciò “quali siano le iniziative relative che la BCE, nei suoi compiti di vigilanza, intende adottare nei confronti delle suddette banche al fine di capire la natura del fenomeno, la provenienza dei depositi e l’eventuale natura illecita di alcune operazioni bancarie, considerato che l’utilizzo di banconote di grosso taglio è, secondo quanto riferito dalle agenzie anti-crimine, lo strumento più utilizzato per eludere e trasportare ingenti somme di denaro e che le banche italiane spesso avrebbero mancato la normale attivazione dei meccanismi di segnalazione previsti in questi casi”.

On. Mario Borghezio

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