Elezioni Nigeria, USA e GB tormentano la commissione elettorale

David Cameron and Barack Obama

 

“Non ci sono prove” di interferenze i di manipolazioni dei partiti politici nelle elezioni presidenziali in Nigeria, mentre si attende la diffusione dei primi risultati. La ha assicurato la commissione elettorale, rispondendo alle preoccupazioni espresse da Usa e Gran Bretagna, che avevano denunciato la presenza di “indicazioni inquietanti che la procedura di controllo per il conteggio dei voti possa essere soggetta a intenzionali interferenze politiche”.

“Non c’e’ assolutamente alcuna base” per parlare di interferenze, ha commentato il portavoce della commissione, Kayode Idowu. “Non ci sono ingerenze”, ha ribadito. In una nota congiunta, il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il collega britannico, Philip Hammond, hanno accolto con favore “il voto largamente pacifico” nel Paese africano, prolungato fino a domenica per malfunzionamenti nel lettore di carte biometriche introdotto ai seggi per combattere i brogli.

Kerry e Hammond hanno avvertito che ogni tentativo di commettere frodi elettorali “contravverrebbe alla lettera e allo spirito degli accordi di Abuja, cui si sono impegnati entrambi i maggiori partiti” che sostengono il presidente Goodluck Jonathan e il suo principale avversario, l’ex generale Muhammadu Buhari. La commissione elettorale ha annunciato che i primi risultati delle schede di 120mila seggi dovrebbero arrivare in serata. agi
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