Sbarchi senza sosta sulle coste italiane: centri di accoglienza al collasso

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Non si placa l’ondata di sbarchi sulle coste italiane con il centro d’accoglienza di Lampedusa ormai al collasso.

Con l’ultimo sbarco, di 265 profughi, salgono a 1.215 i migranti ospiti della struttura di Contrada Imbriacola che ha solo 250 posti letto disponibili. Tra loro ci sono anche 150 minori. Una situazione particolarmente difficile per i responsabili del Centro, gestito da Misericordia, che devono fare fronte a numerosi problemi, soprattutto logistici. Oggi è previsto un altro ponte aereo che dovrebbe trasferire 94 profughi in altri centri d’accoglienza del Nord Italia. “Una situazione molto complicata, è un delirio”, dice il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.

Uno dei 265 migranti – tra cui sette donne – sbarcati stamattina a Lampedusa è stato ricoverato presso la Guardia medica per uno stato di ipotermia, ma le sue condizioni non sono gravi.

Questa mattina sono inoltre attesi a Porto Empedocle (Agrigento) i 700 profughi soccorsi domenica da un mercantile in acque libiche. Intanto ieri sera altri 94 immigrati sono stati trasferiti con un ponte aereo, il secondo della giornata, da Lampedusa in Toscana. Ieri sono stati complessivamente quasi mille i profughi soccorsi.

La polizia ha nel frattempo sottoposto a fermo due scafisti senegalesi che avevano condotto i gommoni con a bordo quasi 200 migranti giunti ieri a Pozzallo. Ascoltati i migranti in merito alle condizioni di vita a Tripoli, in Libia. Nulla è emerso in quanto gli extracomunitari erano chiusi nei capannoni prima della partenza già da un mese.

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