Isis, Grillo: No alla guerra in Libia

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“Se Renzie vuole la guerra ci vada lui con Napolitano al seguito. Vedendoli, l’Isis si farà una gran risata e ci risparmierà”. Così Grillo sul blog. “Non spetta al governo – dice – decidere se entrare in guerra ma ancora al presidente. Aspettiamo un monito dal presidente, anche piccolo piccolo, al bulletto di Rignano. No alla guerra”.

Beppe Grillo dice no alla guerra contro l’Isis e paragona il governo italiano all’Armata Brancaleone: “Spezzeremo le reni alla Libia e se attaccherà Lampedusa la fermeremo sul bagnasciuga. Grazie a Renzi e al marmittone Gentiloni”, scrive sul suo blog il leader dei Cinquestelle, lanciando anche l’hashtag #NoAllaGuerra, in un post dove campeggia la foto del celebre film di Monicelli con “Gentiloni, Pinotti e Renzi alle crociate”. ”

Se Renzie vuole la guerra ci vada lui con Napolitano al seguito. Vedendoli, l’Isis si farà una gran risata e ci risparmierà”, dice ancora il leader M5s. E osserva: “Che la Libia già divisa in clan e abbandonata a se stessa andasse fuori controllo non era difficile da prevedere. Che l’Italia dopo averla bombardata (nessuno sa quanti civili sono morti sotto i nostri bombardamenti…) diventasse un bersaglio era più che certo.

Chi ha dichiarato la guerra alla Libia e perché? La serva Italia che, così facendo ha favorito i suoi padroni, Francia, Gran Bretagna e USA in primis. La Merkel, saggiamente se ne tirò fuori”. “Non spetta oggi al Governo – scrive ancora Grillo – decidere se entrare in guerra, ma ancora, secondo la Costituzione al presidente della Repubblica (…). Aspettiamo un monito dal Presidente, anche piccolo piccolo, al bulletto di Rignano. No alla guerra”.

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