Belgio, pestato a scuola ragazzo pro-Charlie: sospetti sul prof di religione islamica

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Le autorità belghe hanno aperto un’inchiesta sul possibile ruolo di un insegnante di religione islamica nel pestaggio di uno studente favorevole a condannare l’attentato a Charlie Hebdo. Ma intanto l’istituto scolastico ha minacciato di sanzioni il ragazzo perché ha raccontato la sua vicenda ai giornali.

Amadou D., di origine africana, è stato aggredito a colpi di mazze da baseball da una decina di compagni all’uscita dall’istituto tecnico che frequenta ad Anderlecht, quartiere multietnico di Bruxelles. Secondo il quotidiano La Derniere Heure la sua colpa era stata di non aver voluto firmare una petizione per chiedere le dimissioni del professore di storia che aveva espresso la sua condanna del massacro a Charlie Hebdo. Diversi allievi avevano inneggiato ai fratelli Kouachi autori dell’attacco e solo due su 18 si sono rifiutati di firmare la petizione. C’era stata anche una rissa fra Amadou e Younes B., il leader della fronda contro il prof di storia, dove il primo aveva avuto la meglio.

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L’inchiesta del governo si sta interessando all’insegnante di religione islamica, il predicatore Yacob Mahi. Sarebbe stato lui a suggerire la petizione e, secondo il quotidiano, avrebbe avuto un ruolo sospetto in tutta la vicenda. Considerato vicino all’intellettuale Tariq Ramadan, Mahi aveva già fatto parlare di sè nel 2013 sostenendo ad un convegno che le misure contro gli aspiranti jihadisti partiti per la Siria erano frutto di una “islamofobia rampante”. Già nel 2003, le autorità avevano respinto la sua nomina come ispettore dei corsi di religione islamica ritenendolo vicino ai Fratelli musulmani, cosa che Mahi aveva negato. adnkronos

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