Sindaco Pd shock: “Boss della ‘ndrangheta è persona composta e tranquilla”

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23 settembre – Il sindaco Pd sul boss della ‘ndrangheta: “Gentile e educato”. E’ bufera in Emilia, come racconta L’Espresso in un articolo di Giovanni Tizian. A parlare è stato il primo cittadino di Brescello e il segretario provinciale Pd non ci sta: “Non si stringe la mano ai condannati per mafia”. Francesco Grande Aracri è un imprenditore che per l’antimafia è il reggente della cosca capeggiata dal fratello Nicolino detenuto al 41 bis.

La vede diversamente il sindaco Marcello Coffrini: “Un uomo gentilissimo, tranquillo, composto, educato e che ha sempre vissuto a basso livello. Ha dato lavoro a diverse famiglie, in fondo la mafia è nata per togliere ai ricchi e dare ai poveri”. Dichiarazioni shock che sono contenute nella videoinchiesta “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”, firmata dai giornalisti del collettivo Corto circuito, sulla ‘ndrangheta e sul potente clan Grande Aracri.

Andrea Costa, segretario provinciale del Pd, non ha gradito le parole del suo collega di partito: “Partiamo da quello che deve fare e da quello che non deve fare un sindaco del Pd: i nostri amministratori non stringono la mano ad un condannato per mafia, non lo salutano, non lo frequentano; i sindaci e gli amministratori Pd devono avere un forte senso etico, devono avere ben chiaro che ci sono comportamenti leciti ma non opportuni e, quindi, devono sempre avere molto forti alcuni principi. Noi stringiamo la mano a Ignazio Cutrò, un testimone di giustizia che è venuto a trovarci anche a FestaReggio, non a Grande Aracri”.

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