23 settembre – L’accordo sul climate change cui si sta lavorando per il summit di Parigi del 2015 “dovrà essere vincolante”. E’ la posizione dell’Italia, espressa dal presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo intervento al climate summit in corso alle Nazioni Unite. “Quella dei cambiamenti climatici è la sfida del nostro tempo, lo dice la scienza, non c’è tempo da perdere: la politica deve fare la sua parte”, ha sottolineato il premier.
“I nostri figli – ha detto Renzi – attendono che a Parigi l’accordo sia vincolante, e che i posti di lavoro della green economy siano veri”. Per questo, ha assicurato il premier, “l’Italia è pronta a contribuire con una dotazione significativa al fondo verde delle Nazioni Unite”.
Renzi ha poi sottolineato “l’importante lavoro della Ue con l’obiettivo di arrivare ai goal 2020 ma anche, entro il 2030, ad un -40% di emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 ed entro il 2050 ad una riduzione di 80-90% rispetto ai livelli del 1990”. Il premier ha infine ricordato l’impegno “nei numeri” dell’Italia: “Nel 2014 il 45% dell’energia prodotta in Italia arrivava da fonti rinnovabili, e le imprese che investono di più sono quelle nell’area verde e innovazione”.