17 SET – Alla UE piaceva il fratello musulmano Morsi e non è andato giu’ che la Russia e l’Egitto “hanno concluso un accordo preliminare per la fornitura di armi russe al Cairo del valore di 3,5 miliardi di dollari“, come scrivono i media egiziani citando il capo dell’agenzia russa per gli armamenti. E’ quindi partita la vendetta per gettare fango e discredito sull’Egitto.
L’Egitto di Al Sisi ha quindi convocato gli ambasciatori dell’Ue al Cairo per esprimere “malcontento” dopo le critiche dell’Unione sulla situazione dei diritti umani nel Paese.
“Respingiamo la posizione Ue, un messaggio negativo mentre l’Egitto sta combattendo il terrorismo”, tuona il ministero degli Esteri. Le critiche “riflettono i doppi standard europei” e “l’ignoranza” della normativa egiziana, si legge in una nota. Ieri a Ginevra l’Ue ha espresso preoccupazione per le “torture in carcere”.
