All’Est non basta l’autonomia. Separatisti: “Non siamo più Ucraina”

POROS

 

16 SETTEMBRE – La regione del Donbass, in Ucraina orientale, roccaforte dei separatisti filorussi, “non ha più nulla a che fare con l’Ucraina”. L’ha affermato oggi il “vice primo ministro” dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Andrei Purgin.

“Il Donbass è amministrato in maniera completamente autonoma, questo territorio non ha più nulla a che vedere con l’Ucraina“, ha detto Purgin, reagendo all’adozione da parte di Kiev d’una legge che garantisce più ampia autonomia alle regioni di Donetsk e Lugansk, le principali città del Donbass, roccaforti dei separatisti.

Il parlamento ucraino ha approvato le due leggi proposte dal presidente Petro Poroshenko per la pacificazione del Sud-Est dell’Ucraina, che prevedono uno “statuto speciale” per alcuni distretti delle regioni di Lugansk e Donetsk – controllate in buona parte dai ribelli – e una amnistia condizionata per gli insorti. Lo riferisce Interfax Ukraine da Kiev.

Il governo, in base alla proposta, propone anche la tenuta di elezioni amministrative nell’est il prossimo 7 dicembre. Le elezioni si terranno in alcuni distretti delle regioni di Donetsk e Lugansk, oggi in gran parte sotto il controllo delle milizie separatiste filorusse. TMNEWS

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