La “tratta” di essere umani, soprattutto minori, facilitata da Mare Nostrum

minori

 

13 agosto – La “tratta” di essere umani, tratta soprattutto minori. Il fenomeno è facilitato dall’emergenza sbarchi e da Mare Nostrum.

Uno dei problemi che non viene trattato o che non viene affrontato come si dovrebbe, è quello della tratta delle persone, inteso sia per lo sfruttamento lavorativo e l’accattonaggio, sia per lo sfruttamento sessuale e dalla pedopornografia.

Escludendo  gli individui il cui unico scopo è quello di matrice ideologica, estremista e fondamentalista di invaderci, sottometterci e dominarci (leggasi, islamizzazione), sempre più persone arrivano dall’Africa illudendosi di trovare lavoro e una vita migliore, con il miraggio dell’eldorado inculcato dai media asserviti alle lobby euro-arabe e dai sindacati che hanno aperto centri per l’impiego nel Magreb. Nella migliore delle ipotesi questi lavoratori finiscono nelle reti del caporalato, dello sfruttamento e dell’accattonaggio. Un tema su cui quasi nessuno controlla.

Il fenomeno sotto osservazione è invece la tratta degli esseri umani a fini di sfruttamento sessuale, omosessuale e pedopornografico. Questi reati, che siano sfruttamento sessuale o sfruttamento lavorativo, sono una violazione dei diritti fondamentali dell’uomo poichè il fenomeno colpisce in particolare gruppi vulnerabili come donne e minori, vittime dalla violenza, dal turismo sessuale e dalla pedopornografia.

La tratta degli esseri umani, ed in particolare a sfruttamento sessuale, è facilitato dall’assenza di controlli nei sovraffollati centri di accoglienza, che finiscono per favorire la criminalità organizzata Negli ultimi anni il problema è diventato sempre più drammatico e si sta ampliando coinvolgendo donne  dei Paesi dell’Est, come Romania e Bulgaria,  agevolate per il fatto che sono comunitarie. A seguire, ci sono i Balcani e il Montenegro, ma c’è anche chi arriva dall’America Latina passando per la Spagna e il Portogallo.

Il vero boom è però la ‘tratta’ dei minori, la cui percentuale è raddoppiata passando dal 7% delle persone sfruttate al 14%. Dati raccapriccianti. Ma, non possiamo esimerci dal constatare che il fenomeno è facilitato dall’emergenza sbarchi, ma soprattutto da Mare Nostrum. Anche in questo caso, molti arrivano a Lampedusa o altri approdi e da lì vengono portati direttamente sulle strade dai loro sfruttatori. Altri, passano dai centri di accoglienza dove, a causa dall’assenza dei controlli, molte donne vengono reclutate dalla criminalità organizzata costrette a prostituirsi.

I minori, finiscono in prevalenza nel giro della prostituzione sia femminile che omosessuale. Altri adulti invece, vengono trasformati in transgender. Bisogna distinguere la “tratta degli esseri umani” dalla “tratta di immigrati”. La differenza è sostanziale: la trattaa di immigrati è un reato contro lo Stato e spesso implica un interesse reciproco del trafficante e della vittima, mentre la tratta degli esseri umani, configura un reato contro la persona e presuppone come obiettivo lo sfruttamento della risorsa umana, sia come “sfruttamento di manodopera” che “sfruttamento sessuale” fino ad includere la fattispecie più grave: lo “sfruttamento dei minori”, sia per fini ergonomici che biologici.

Altra cosa importante da non confondere è la tratta di immigrati, con il “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Quest’ultima si riferisce alla richiesta volontaria da parte di migranti, dietro il pagamento di un corrispettivo alla criminalità organizzata o meno per il trasporto di persone da un paese ad un altro dove l’ingresso sarebbe ostacolato dalle leggi di quel paese.

Armando Manocchia

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