Immigrazione, Australia: «Non sarà la vostra casa» «No way»


«No way». Traduzione letterale: «Non c’è modo». 5 agosto 2014

noway5 ago – Lo spot anti-immigrazione del dipartimento australiano per la protezione dei confini nazionali non lascia spazio all’interpretazione. Lasciate stare, ammonisce il Governo, mentre la “carretta” sullo sfondo della locandina viene sballottata da onde che scoraggerebbero anche Capitan Findus a prendere il mare.

E sì, perché anche l’Australia ha qualche problema con l’immigrazione clandestina pur se non paragonabile per numeri e morti a ciò che sta affrontando l’Italia, da sola, un’emergenza che solo l’Unione Europea non ha ancora ben compreso.

L’Australia, come l’Italia, ha dovuto fare i conti con la tragedia dei morti in mare e le inevitabili polemiche sull’accoglienza. Negli ultimi anni più di un’imbarcazione carica di disperati è affondata tentando di raggiungere Christmas Island, un isolotto nell’oceano indiano distante qualche migliaio di chilometri dall’estremità ovest dell’Australia, circa 400 dalle coste dell’isola di Giava (Indonesia).

L’isola di Natale, insomma, è la Lampedusa australiana. Ma se la geografia e le tragedie del mare avvicinano l’Italia alla lontana Australia, a riportare l’una nel lato boreale dell’equatore, l’altra in quello australe, ci pensano le rispettive politiche proprio in tema di immigrazione.

Così l’Italia ha messo in campo l’operazione Mare Nostrum, con la Marina impegnata a intercettare i barconi alla deriva nel Mediterrraneo, l’Australia ha introdotto, come recita uno dei sottotitoli del manifesto «le più dure misure per la protezione dei confini», avvisando chi avesse in mente di raggiungere il continente via mare, con queste parole:

  • a) «Se prendi una barca senza Visa (permesso di soggiorno, ndr), non metterai piede in Australia»;
  • b) «Ogni imbarcazione che tenterà di entrare illegalmente sarà intercettata e respinta dalle nostre acque»;
  • c) «Queste regole valgono per tutti, comprese donne e bambini»;
  • d) «Non importa chi sei o da dove vieni. L’Australia non sarà la tua casa;
  • e) «Ripensaci prima di buttare i tuoi soldi, i trafficanti (leggi scafisti, ndr) mentono».

E ora la politica anti-immigrazione italiana vista dalla Lega Nord, che ha realizzato un video ironico e provocatorio sulle misure adottate dal nostro Governo.

Il conduttore di una fantomatica striscia informativa intitolata «Sbarcare informati», vestito da marinaio, spiega: «I signori scafisti che intendano accedere alle acque territoriali italiane – recita il finto spot – potranno contare sulle Unità Navali della Marina Militare. Le autorità garantiranno un soggiorno breve e non impegnativo presso le strutture detentive dello Stato. I gentili clandestini saranno invece prelevati direttamente dai natanti su cui viaggiano e trasportati sulla terraferma a bordo delle imbarcazioni della Marina. I cortesi ospiti saranno in breve tempo trasferiti a piccoli gruppi in strutture alberghiere dislocate su tutto il territorio nazionale, dotate di ogni comfort con servizio “All inclusive”, grazie a un coupon giornaliero di 30 euro più Iva a persona, per un minimo di oltre 1.000 euro al mese, gentilmente offerto dai contribuenti italiani. In omaggio, riceveranno una ricarica telefonica da 15 euro, più un contributo quotidiano per le piccole spese. È bene precisare – conclude la striscia di Telepadania – che chi preferisce allontanarsi spontaneamente, facendo perdere le proprie tracce, sarà libero di farlo in qualunque momento e senza contestazione da parte dell’Autorità italiana».

Se la campagna del governo australiano può sembrare eccessiva così come l’ironia della Lega Nord, basterà tentare di attraversare il Mediterraneo, destinazione Spagna, per trovare uno Stato europeo che ha adottato misure ferree per arginare quella che Frontex (l’agenzia europea per la cooperazione alle frontiere degli stati Ue, ndr) definisce un’emergenza senza fine che dall’inizio dell’anno ha contato 25mila persone  sbarcate solo sulle coste italiane (c’è un errore, sono oltre 93mila, ndr).

Dopo i fatti avvenuti a Ceuta lo scorso febbraio, dove la Guardia Civil avrebbe sparato e lanciato lacrimogeni sui clandestini che tentavano di raggiungere Gibilterra a nuoto, Madrid ha deciso di srotolare filo spinato lungo i confini spagnoli. Per la serie «No pasaran». Traduzione letterale: «Non passeranno».

Matteo Vincenzoni per il tempo

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K