“unemployed-niggers”, Borghezio: io sto con Korwin-Mikke

borghezio17 luglio – L’uso fatto nell’Aula di Strasburgo, durante il dibattito sulla disoccupazione giovanile dall’euroscettico J.R. Korwin-Mikke, leader del Congresso della Nuova Destra polacca, dell’espressione “unemployed-niggers” – che qualcuno ha subito chiesto di sanzionare – è invece più che legittimo.

Il coraggioso parlamentare della destra polacca intendeva infatti porre un calzante paragone fra i “negri” degli Stati americani del Sud, che persero il lavoro a causa dell’adozione del salario minimo a vantaggio dei lavoratori dell’industria a degli Stati del Nord, ai 20 milioni di giovani disoccupati europei, indicati come gli attuali “negri d’Europa”, come giustamente li ha definiti il collega, a cui mi associo pienamente.

Questa terminologia, nel caso di specie, non solo non è razzista ma ci ricorda un caso di scuola in cui la demagogia di certi amici dei poveri e degli struttati ha finito per danneggiare proprio i veri sfruttati e poveri, quali erano all’epoca, ingiustamente, i Neri d’America.

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

One thought on ““unemployed-niggers”, Borghezio: io sto con Korwin-Mikke

  1. C’è una differenza.
    Gli afroamericani erano stati strappati alle loro terre e venduti come schiavi. I loro eredi poi hanno combattuto affinchè anche i neri avessero gli stessi diritti dei bianchi. E da loro, sono nati i neri di oggi, che sono normalissimi americani, con i pregi ed i difetti tipici della cultura americana.

    Per gli europei, in realtà la maggior parte dei neri vengono dai paesi non musulmani, potrebbero esserci anche delle persone in gamba (certo, se sono capaci possono restare, gli altri dovrebbero tornare nel loro paese). Al più sono i BIANCHI originari del nordafrica, quasi tutti musulmani quelli che devono preoccuparci di più, poichè ormai abbiamo ben visto che non si integrano e che creano quartieri-stato paralleli dove vige la shariah

Comments are closed.