Il sud della Libia si e’ trasformato in un santuario di al-Qaeda

libia20 genn – Dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi, il sud della Libia si e’ trasformato in un santuario di al-Qaeda. E’ l’allarme lanciato in un’intervista a ‘Europe 1′ da Abdelmajid Issa Mansour, capo della tribu’ libica dei Tubu, che si batte contro le forze jihadiste nel paese nordafricano.

Il Congresso generale nazionale, la massima autorità libica, ha decretato lo stato di emergenza a causa degli scontri in corso nel sud del paese e a fronte delle voci su un presunto coinvolgimento di sostenitori dell’ex regime di Muammar Gheddafi.

Un attentatore suicida alla guida di un’autobomba si è buttato contro un posto di blocco organizzato davanti a una base militare alla periferia di Bengasi.
La polizia è stata in grado di identificare sette vittime dell’attacco terroristico, ma sul luogo dell’esplosione rimangono resti non identificati. Tutte le vittime erano soldati. Otto persone sono rimaste ferite.
Negli ultimi mesi, a Bengasi gli attacchi terroristici e gli scontri armati hanno ucciso più di 300 persone.

Ali Zeidan, premier libico, ha annunciato il dispiegamento di truppe nella città di Sebha, nel sud della Libia, in seguito all’assalto di una base militare aerea da parte di uomini armati. Secondo i media locali, il gruppo di uomini armati raggrupperebbe forze pro Gheddafi che avrebbero approfittato dell’instabilità nell’area per prendere il controllo della base aerea nei pressi di Sebha.

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