Un successo, il Memorial Oriana Fallaci in Piazza Repubblica.

ORIANA t_156Firenze, 15 Settembre 2013 – In una Piazza della Repubblica della sua Firenze, semivuota per l”acqua a catinelle, l’abbiamo comunque ricordata e commemorata.

Eravamo q.b. per tenere tra le mani 35 grandi Poster con le più belle e significative frasi tratte dalle sue opere. I Poster, nell’altra facciata, contenevano ognuno una lettera che, messe in ordine, formavano la scritta: MEMORIAL ORIANA FALLACI THANKYOU ORIANA.

“Sono nata a Firenze. Fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento. Fiorentina è la mia cultura e la mia educazione. All’estero quando mi chiedono a quale paese appartengo, rispondo: Firenze. Non: Italia. Perché non è la stessa cosa.”

L’evento di oggi, in Piazza della Repubblica, nella sua Firenze – la Firenze amatissima che invece mai le risparmiò dissidi, disconoscimenti e amarezze  (Nemo propheta acceptus est in patria!… meditava del resto già l’evangelista San Matteo) – intende finalmente, con lucidità e neutralità, passione ma pari moderazione, tornare su quei velenosi, inquisitorî autodafé, inferti o subìti, e quelle eresie furenti, cercando al vaglio dei nuovi anni, ed anche sotto il peso e la coscienza della nuova, maiuscola Crisi universale (egualmente di mercati e coscienze!), la luce forse di una nuova, indispensabile conciliazione – che non sia resa, cedimento, ma specchiatura. Non debolezza ma allerta condivisa, più orgoglio che rabbia, in gloria di un indiscutibile coraggio; sogno e progetto – Oriana cara – di una Libertà mai più retorica, o peggio di parte: perché la Libertà o c’è o non c’è… E se esiste, è la norma e il principio di ogni gesto: se esiste, è e sarà sempre patrimonio, approdo, diritto e dovere di tutti.

L’evento di oggi, in Piazza della Repubblica, è stato un “Omaggio alla Memoria di Oriana Fallaci”;  il nostro impegno è sempre stato scevro da intenti celebrativi e apologetici e libero da pregiudizi culturali nei confronti dello scrittore fiorentino determinati dalle sue posizioni a favore della nostra cultura.

Il nostro intento, attraverso l’istituzione del Memorial Oriana Fallaci, del Premio Oriana Fallaci e della Borsa di Studio Oriana Fallaci, e con l’evento di oggi in Piazza, è stato quello di celebrare il suo ricordo,  la sua memoria e offrire l’opportunità a Firenze, ai fiorentini e a chi l’ha amata e l’ama di fare un’analisi, quanto più oggettiva e più obiettiva possibile, sulla vita e l’opera di una donna che, fuor di dubbio e a prescindere da ogni polemica, ha avuto un ruolo determinante nella vita giornalistica e letteraria del nostro Paese e non solo.

Di Oriana Fallaci si può non approvare la crociata contro l’islamizzazione, ma  i fatti le danno ragione. Si può non essere d’accordo con i toni e i modi usati negli ultimi anni, ma ognuno ha il suo stile. Si può non condividere il pensiero, ma lo si deve rispettare.

Ma soprattutto, non si deve oscurare o dimenticare quello che Oriana ha rappresentato nella storia del giornalismo italiano: la pioniera delle donne reporter di guerra, la giornalista italiana più conosciuta in tutto il pianeta, un’intervistatrice eccellente, uno scrittore coraggioso. E una penna straordinaria e forse ineguagliabile.

Armando Manocchia

 

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