26 ago – Prosegue l’impegno del Comune di Parma nell’andare incontro alle esigenze di nomadi e immigrati, mentre i Parmensi se la passano male e, come dice Katia Torri della Rete diritti in casa, a settembre sono previsti 4 sfratti alla settimana
Della concessione di un terreno per costruire il centro islamico abbiamo già parlato e la Lega ha dichiarato apertamente il danno che porterebbe la moschea nella zona Nord della città ai “residenti che oggi devono già convivere con prostitute, spacciatori, abusivi che hanno occupato (nuovamente) le ex Stalle di Maria Luigia, bisognosi del centro Sert, malati che frequentano il centro Santi di igiene mentale, persone che urinano in strada e continuano a fare schiamazzi notturni vista la presenza di locali che pare non siano soggetti a nessuna regola degna di essere chiamata tale ed altro ancora…».”
Abbiamo già detto anche dei 45.000 euro spesi per pagare le bollette ai nomadi, ma il Comune vuole fare di piu’ e, di fronte alle esigenze degli stranieri, non si ferma.
Procede quindi la riqualificazione dell’Informastranieri. Al piano rialzato del punto di accoglienza di via Cecchi, vicino alla stazione, si aprono nuovi locali e uffici per stranieri e immigrati, che saranno pronti a fine settembre, per i quali il Comune ha stanziato 172mila euro. Nei locali restaurati – circa 370 metri quadrati – troveranno sede lo sportello nomadi, lo Sprar per i rifugiati politici e richiedenti asilo, la sede dei mediatori culturali.
Il nuovo Informastranieri diventerà un punto di riferimento anche per prendere appuntamento con prefettura e questura per il permesso di soggiorno.
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