Party di D’Alia: Musica e champagne al ministero dopo la condanna del Cav

dalia

2 ago – Il Cav viene condannato in Cassazione e gli antiberlusconiani d’Italia fanno festa. Ma non solo. A quanto pare a stappare una bottiglia di champagne anche un ministro del governo. Ma non in privato tra le mura di casa sua. No l’avrebbe fatto proprio dentro la sede del ministero. A raccontare la storia è il sito Portaborse.com. La gola profonda del palazzo parla di una festa a base di musica disco anni ’80 e champagne nelle terrazze e nelle stanze del ministero della Funzione Pubblica subito dopo la lettura della sentenza che inchiodava il Cav a un anno di domiciliari.

Festa a palazzo Vidoni? – Ad organizzarla sarebbe stato il ministro Giampiero D’Alia (Udc). Racconta il Portaborse: “Stavo passeggiando per le vie di Roma, ad un tratto vengo richiamato da alcune luci sparate dall’alto di un palazzo cinquecentesco. Era Palazzo Vidoni. Appena inizia Corso Vittorio Emanuele II, andando verso San Pietro, lo trovate sulla sinistra. Molti amici portaborse lo conoscono bene quel palazzo, perché è la sede del ministero della Funzione Pubblica. Luci e musica. Lassù in terrazza si fa gran festa. A quest’ora? In un ministero? E chi paga? Allora chiamo un amico e mi informo. Ebbene, mi dice che il ministro D’Alia stava dando una gran festa con dirigenti e amici che aveva riunito in terrazza. Spumante, tartine, camerieri, cin cin, tra grandi risate e musica”. Insomma il ministro non si sa ancora bene cosa stesse festeggiando.

“Solo coca cola e pizza” – A dare una ripsota ci prova lo stesso ministero della Funzione Pubblica. “ll Portaborse si chiede chi abbia pagato la festa che si è tenuta sulla terrazza il 1 agosto a Palazzo Vidoni. La risposta saprà sorprenderlo: chi paga é il ministro D’Alia assieme a tutti i dirigenti del Dipartimento della Funzione Pubblica.  20 euro di autotassazione a testa. Invitati? Nessuna lista vip, D’Alia ha voluto semplicemente tutti i dipendenti, collaboratori e stagisti del Dipartimento. Invitati anche i sottosegretari Micciché e Biancofiore. Entrambi non hanno partecipato ma erano però presenti i loro segretari particolari. Niente catering e camerieri, ma un menù a base di pizza, tramezzini, pasticcini e coca cola. Appuntamento programmato da tempo che solo con molta malizia si può accostare alla sentenza che ha riguardato l’ex premier Silvio Berlusconi. Infatti il saluto al personale é stato fatto anche negli anni passati con i precedenti ministri Brunetta, Nicolais e Baccini”. (I.S.)

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3 thoughts on “Party di D’Alia: Musica e champagne al ministero dopo la condanna del Cav

  1. E questo “signore” sarebbe uno che dovrebbe rappresentare anche me? Vorrei chiedergli: è un reato più grave quello di evadere le tasse o quello di rubare a piene mani i soldi degli italiani. Credo che il buon senso (ammesso che lo abbia),risponda: il secondo. Bene. Allora buona parte del parlamento dovebbe essere cacciato e relegato, come minimo, agli arresti domiciliari e privato del passaporto. POVERA ITALIA! Italiani, non votate mai più a sinistra. Non che gli altri siano virtuosi, ma almeno non sono antitaliani, sempre contro la Patria, caratteristica inserita nel DNA delle sinistre, gemmazioni del PCI-

  2. La mamma degli imbecilli è sempre incinta, invece di preoccuparsi che vi sia una giustizia di parte e quindi senza garanzie di imparzialità per tutti.

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