Spariscono i soldi pubblici: indagata intera familgia del Pd

pd27 giu – Formazione professionale, croce e delizia della politica. Fateci caso: gli assessorati regionali alla Formazione, specie nel Mezzogiorno, sono tra quelli più ambiti seppur tra i meno platealmente combattuti. Chi li ha gestiti sul piano politico-amministrativo per un tempo sufficiente, alle elezioni successive è stato quasi sempre riconfermato, anche al di là del risultato del proprio schieramento. È successo in Campania, in Puglia, in Veneto e altrove. Inutile scendere in dettagli ulteriori, la spiegazione è intuitiva: nel bene e nel male.

Così come altrettanto spesso, laddove si è gestita la formazione professionale, si fanno i conti con grane giudiziarie, indagini e rogne di ogni tipo. Prendi la Sicilia, l’ultima è di un paio di giorni fa. A Messina la locale procura della Repubblica ha acceso i fari puntandoli su undici persone, accusate tutte di associazione a delinquere finalizzata alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e al peculato. (…)

Su Libero di giovedì 27 giugno, Peppe Rinaldi ci racconta una truffa sui soldi pubblici che ha come protagonista un’intera famiglia del partito democratico. Si tratta di fondi per la formazione in Sicilia. Che succede? Succede che l’onorevole Genovese è sotto inchiesta col cognato, le rispettive mogli, la sorella e, per non farsi mancare niente, pure una nipote.  libero

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2 thoughts on “Spariscono i soldi pubblici: indagata intera familgia del Pd

  1. Si è vero, quelli del PD commettono reati , però loro possono fare perché sono ” moralmente superiori ” e come tale , sono non punibili .Anche la magistratura li tratta meglio perché loro sono persone serie : quando rubano (Lusi ) lo fanno in modo “elegante ” e al massimo si beccano una tiratina di oreccho .

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