Il rincaro Iva slitta a ottobre, ma aumentano acconti Irpef-Ires

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27 giu. – Misure per 1,5 miliardi di euro con l’obiettivo di creare occupazione per 200 mila giovani. E’ il contenuto del pacchetto lavoro varato oggi dal Consiglio dei Ministri, che ha anche rinviato al 1 ottobre l’aumento dell’Iva al 22%. “Rendiamo il mercato del lavoro piu’ flessibile, ma con una flessibilita’ buona”, ha spiegato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, illustrando i contenuti del provvedimento.

Le misure per stimolare l’occupazione giovanile prevedono la decontribuzione per chi assume lavoratori tra i 18 e i 29 anni, riguardera’ i contratti stipulati sino al 30 giugno 2015 e avra’ una durata di 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e di 12 mesi per le trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato. Potrebbero invece essere inserite nella legge di Stabilita’, ha detto ancora Giovannini, “riduzioni strutturali del costo del lavoro”. Per quanto riguarda gli occupati a termine, la pausa tra un contratto e quello successivo viene ridotta a 10-20 giorni ma saltano le norme per una maggiore flessibilita’ contrattuale pensate inizialmente in relazione all’Expo 2015, cosi’ come l’allungamento da 12 a 18 mesi dei contratti a termine e lo stop alla necessita’ di specificare la causale nel primo contratto.

Tra le nuove tutele previste anche quelle “contro le dimissioni in bianco” per i lavoratori precari. Previsto anche un aggiornamento costante delle ammende in caso di violazioni delle norme sulla sicurezza e l’igiene. Sul fronte del welfare, Giovannini ha infine fatto sapere che “la nuova carta per l’inclusione che servira’ a combattere la poverta’ estrema riguardera’ 170mila persone, mentre la proroga della social card 425mila persone”.

Le coperture per il rinvio dell’Iva, invece, dovrebbero arrivare da un aumento al 58,5% della tassa sulle sigarette elettroniche, e dall’incremento degli acconti Irpef e Ires. A Bruxelles per i lavori dell’Ecofin straordinario, Saccomanni ha spiegato che “adesso si stanno finalizzando i testi” per le coperture del rinvio. “Si tratta di una serie di coperture molto dettagliate”, ha concluso il ministro, “e quindi preferisco non entrare nei dettagli”.

La giornata di oggi e’ stata caratterizzata inoltre dalla polemica sui derivati, dopo le indiscrezioni di stampa secondo cui ci sarebbe il rischio di una perdita da 8 miliardi legata ai derivati sottoscritti negli anni Novanta per consentire alle casse italiane di farsi trovare pronte per l’appuntamento con l’euro. Su questo punto e’ intervenuto il Tesoro per rassicurare sul fatto che “non c’e’ alcun rischio” mentre la Corte dei Conti ha chiarito che non sono state fatte stime. E la Ue ha gettato acqua sul fuoco, affermando che tale vicenda non cambia le stime sul deficit. Nel frattempo, si e’ appreso che la procura di Roma ha aperto un’inchiesta, al momento senza indagati e senza alcuna ipotesi di reato, sulla questione

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