30 apr –Â (nocristianofobia) Succede a Washington. Il Presidente della âWomenRightsWithoutFrontierâ, Reggie Littlejohn, insieme allâonorevole Chris Smith, hanno presentato una petizione contro lâaborto forzato e selettivo in Cina. Ma lâAmbasciata ha rifiutato lâaccesso ai membri della delegazione.
La petizione contiene 200.000 firme che provengono da 70 paesi e rappresentano una diffusa protesta internazionale.
Quella cinese è, a tutti gli effetti, una vera violazione ai diritti delle donne, âcostrette ad abortire fino al nono mese di gravidanzaâ. Questo sĂŹ che è un vero attacco ai loro diritti.
Da un rapporto del 2012 del Dipartimento di Stato âil tasso quotidiano di suicidi femminili in Cina è salito a 590 casi al giornoâ, ed è triplo rispetto a quello degli uomini.
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26 aprile 2013
Washington: ambasciata cinese rifiuta la petizione contro lâaborto forzato!
LâAmbasciata cinese a Washington rifiuta di ricevere le 200.000 firme raccolte da contro lâaborto forzato!
Washington, DC, Reggie Littlejohn, Presidente di âWomenRightsWithoutFrontierâ (Diritti delle Donne senza Frontiere) e lâOn. Chris Smith hanno guidato una delegazione di membri del Congresso allâAmbasciata cinese per presentare le 200.000 firme raccolte nella petizione contro gli aborti forzati e selettivi. Nonostante i ripetuti tentativi, il personale dellâAmbasciata ha rifiutato lâaccesso.
Littlejohn ha dichiarato: âQueste 200.000 firme vengono da persone di 70 paesi e rappresentano una diffusa protesta internazionale contro lâaborto forzato e la discriminazione sessuale in Cina. Attraverso le finestre dellâAmbasciata ho potuto vedere persone presenti negli uffici. Abbiamo suonato il campanello numerose volte ma nessuno ha mai risposto o aperto la porta. Tale rifiuto è prova del del modo in cui il Partito comunista cinese risponde a tutte le critiche sulla situazione dei diritti umani in Cina. Possono rifiutare di accettare la nostra petizione ma non ci faranno tacere. Continueremo ad alzare la voce in nome delle centinaia di milioni di donne che sono state costrette ad abortire, fino al nono mese di gravidanza, e di quelle che stanno per essere selettivamente abortite, solo per il fatto che sono donne. Queste pratiche costituiscono un crimine contro lâumanitĂ e non ci fermeremo fin quando questa violenze contro donne cesseranno â.
LâOn. Smith, instancabile sostenitore de diritti umani i Cina, ha dichiarato: âVenerdĂŹ scorso il Dipartimento di Stato nel suo rapporto del 2012, ha dichiarato che il tasso quotidiano di suicidi femminili in Cina è salito a 590 casi al giorno. Il rapporto osserva che il numero dei suicidi delle donne è il triplo dei suicidi degli uomini. Le ragioni sono la la tradizionale preferenza per i figli maschi e la politica del figlio unico, questa è una vera guerra contro le donneâ.
Le 200.000 firme sono state raccolte mediante il film âE âuna ragazzaâ che documenta la discriminazione sessuale in India e in Cina, in collaborazione con WomenRightsWithoutFrontier.
Fonte: ProLife News
